La crisi economica spinge molte piccole, ma anche grandi, attività commerciali alla chiusura. Per tutto il 2016 sarà possibile chiedere l’indennizzo: le domande per l’assegno di sostegno al reddito dei commercianti falliti, salvo improbabili proroghe dell’ultima ora, saranno ammesse fino al 31 gennaio 2017.
Indennizzo commercianti 2016: importo e requisiti
L’indennizzo è stato introdotto dalla legge 2/2009 ed era inizialmente previsto fino al 31 dicembre 2011. La Legge di Stabilità 2014 lo ha prorogato per cinque anni. L’importo dell’indennizzo è pari a circa 500 euro e ha una durata massima di 13 mesi.
Crisi aziendale: novità 2016 su fallimento e concordato
Ne hanno diritto gli esercenti di attività commerciali anche ambulanti, in qualità di titolari o collaboratori.
Tra questi vi rientrano gestori di bar e ristoranti, agenti di commercio, rappresentanti etc. I beneficiari però devono rispettare alcuni requisiti:
– 62 anni (57 per le donne)
– iscrizione da almeno 5 anni alla gestione degli esercenti di attività commerciali;
– cancellazione dal registro delle imprese presso la Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura e dal ruolo provinciale per agenti e rappresentanti di commercio.
Indennizzo commercianti 2016: scadenza e compatibilità
L’assegno viene riconosciuto fino al raggiungimento dell’età pensionabile (66 anni e 7 mesi per gli uomini e 66 anni e un mese per le donne). L’assegno è compatibile con redditi da lavoro autonomo o subordinato. Chiaramente la corresponsione termina il mese successivo alla ripresa dell’attività. Il beneficiario deve comunicare all’Inps la ripresa dell’attività entro 30 giorni.