Città con le bollette più alte dopo l’arrivo del mercato libero

Terribile flop per il mercato libero, le bollette arrivano alle stelle, soprattutto in queste città. Scopriamo insieme di quali si tratta.
1 mese fa
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bollette mercato libero

La grande fregatura del mercato libero alla fine è stata svelata. Pensavate davvero che la libera concorrenza avrebbe portato a una serie di sconti tra competitor? Certo, ma sempre peggio rispetto a quello che la tutela dello stato garantiva. Insomma, le grandi aziende del settore hanno giocato al rialzo, non al ribasso dei prezzi, e quindi le bollette hanno subito dei prezzi davvero alti, soprattutto in determinate città. Ora arriva la lista con una vera e propria classifica stilata dagli analisti di Assoutenti.

Non si salvano nemmeno i clienti vulnerabili, quelli che sono passati al servizio a tutele graduali.

I prezzi nuovi delle bollette sono insostenibili

Per chi non lo sapesse, il servizio a maggior tutela è ormai un ricordo del passato, a parte pochi casi dedicati a utenti vulnerabili, ora tutti siamo passati al mercato libero. Ciò significa che non c’è più un organo, come l’area, a regolamentare e regolare il prezzo dell’energia, ma tale prezzo viene fatto esclusivamente dal venditore, e naturalmente il cliente è libero di accettare o rivolgersi a un altro distributore. Dal primo luglio tutti abbiamo ora a che fare con questo nuovo mercato (che poi nuovo non è, ma esiste da anni). Gli esperti però da mesi sottolineano che tale obbligo è solo una spina nel fianco per le famiglie, e infatti i prezzi di energia e gas sono in rialzo.

Le bollette sono alte e gli italiani non stanno avendo alcun beneficio dal mercato libero. Ma chi realmente poteva credere a una cosa del genere? La tecnica del prezzo al rialzo era infatti l’unica possibile soluzione per un mercato che non è regolamentato da un organo statale il quale obblighi le compagnie a non adottare prezzi calmierati. La speculazione nei confronti della guerra tra Russia e Ucraina è ormai una pappardella che abbiamo imparato a memoria e i distributori hanno imparato a raccontarcela in mille modi diversi per confondere le acque.

Insomma, la scuola è stata perfetta per impostare prezzi a proprio comodo.

Bollette più care in queste città

È bene precisare che l’analisi effettuata da Assoutenti sul prezzo fisso e il prezzo variabile del gas, ha rivelato che in nessuna città (a parte Napoli) si registra un prezzo più basso di quest’ultimo. La media ci dice che i contratti a prezzo variabile costano nelle principali città monitorate tra il +2,2% e il +3% rispetto a quelli a prezzo fisso. Come dicevamo, l’unica eccezione risulta essere Napoli con un’offerta variabile che è più conveniente del 6,5% rispetto a quella a prezzo fisso. È arrivato il momento di andare a vedere i prezzi delle bollette nelle città più care d’Italia, doppia classifica, da una parte il gas a prezzo fisso, dall’altra quello a prezzo variabile:

  • Prezzo fisso:
  1. Roma 1.349,99
  2. Catanzaro 1.338,41 €
  3. Palermo 1.331,78 €
  4. Napoli 1.289,15 €
  5. Firenze 1.254,76 €
  6. Torino 1.253,60 €
  7. Genova 1.253,60 €
  8. Bologna 1.219,23 €
  9. Bari 1.214,43 €
  10. Milano 1.180,62 €.
  • prezzo variabile:
  1. Roma: 1.379,95 € (+2,22% del prezzo variabile sul fisso)
  2. Catanzaro: 1.375,25 € (+2,75% del prezzo variabile sul fisso)
  3. Palermo: 1.371,15 € (+2,96% del prezzo variabile sul fisso)
  4. Firenze: 1.290,72 € (+2,87% del prezzo variabile sul fisso)
  5. Genova: 1.289,57 € (+2,87% del prezzo variabile sul fisso)
  6. Torino: 1.288,18 € (+2,76% del prezzo variabile sul fisso)
  7. Bari: 1.251,26 € (+3,03% del prezzo variabile sul fisso)
  8. Bologna: 1.250,15 € (+2,54% del prezzo variabile sul fisso)
  9. Milano: 1.211,54 € (+2,62% del prezzo variabile sul fisso)
  10. Napoli: 1.205,00 € (-6,53% del prezzo variabile sul fisso).

Per la luce si risparmia col variabile

Situazione praticamente opposta invece per quanto riguarda le bollette della luce, in questo caso l’energia risulta più conveniente per gli italiani se si è scelto un prezzo variabile. Si parla di un. risparmio che va dal 9 all’11% rispetto al prezzo fisso. Qui le compagnie però hanno diversificato molto le proprie offerte tra Nord e Sud, con quest’ultimo che risulta leggermente più caro. Al Nord, infatti, la spesa a prezzo fisso è in media di 738,73 € all’anno, mentre a prezzo variabile è di 654,16 euro.

Al Sud, il prezzo fisso è identico, ma il variabile offre invece una spesa un po’ più alta, 670,49 €.

Riassumendo…

  • grande flop del mercato libero per le famiglie, ora le bollette sono più care;
  • sul gas si risparmia con prezzo fisso, per la luce è il contrario;
  • al Sud si paga leggermente di più l’energia.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017 nella sezione News, si occupa di redazione articoli per il web sin dal 2010.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia, si spera, potrà mai replicare.

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