Lo scorso anno (2019) le auto rubate in Italia sono state più di 95 mila euro. La media è quindi di più 261 vetture al giorno ovvero 11 macchine ogni ora. Il problema è che poche di esse sono state recuperate, il tasso è infatti sceso al 36% e questo è un dato davvero preoccupante in quanto della cifra indicata soltanto 34 mila sono state ritrovate. Ecco allora la classifica delle 3 auto più rubate e quanto spenderemmo se volessimo acquistarle adesso a settembre 2020.
Classifica auto più rubate in Italia: c’è la Panda
Come tutti potranno immaginare le auto preferite dai rapinatori sono le Fiat sopratutto la Panda.
Fiat ricorda che bisognerà sempre verificare sui siti ufficiali la disponibilità dei fondi (incentivi statali) e i requisiti per accedervi. In ogni caso l’agevolazione statale nella fascia “91-110g/km” sarà uguale a 1.500 euro ma solo in caso di rottamazione e purché vi sia uno sconto del venditore di almeno 2 mila euro più Iva. Sarà uguale a 750 euro (senza rottamazione) purché vi sia uno sconto del venditore di almeno mille euro più Iva.
La Fiat 500 è tra i modelli preferiti dai rapinatori d’auto
Tra i modelli preferiti dai malviventi dei furti d’auto c’è poi la Fiat 500. Se si volesse acquistare entro il 30 settembre (con rottamazione) la Pop 1.0 70 CV Hybrid , il prezzo di listino sarebbe (Ipt e contributo Pfu esclusi) di 15.350 euro.
Anche la Ypsilon nel mirino dei ladri
Tra le macchine più apprezzate dai rapinatori c’è anche la Ypsilon. Se si volesse acquistare adesso, per la più economica si dovrà optare per la Silver Hybrid 1.0 70cv il cui prezzo di listino (Ipt e contributo Pfu esclusi) è di 14.600 euro. In promo costa 12 mila euro mentre con l’ Ecobonus (verificare la disponibilità dei fondi) costa 10.250 euro. Infine costa soltanto 8.750 euro se si sottoscrive il finanziamento Be-Hybrid “Contributo Prezzo MiniRata della Fca Bank”. Tale offerta durerà solo fino al 30 settembre.
Per quanto riguarda invece le regioni in cui si sono registrati più furti nel 2019 svetta al primo posto la Campania seguita dal Lazio, dalla Puglia, dalla Sicilia e dalla Lombardia. Tra le province più colpite ci sono Napoli, Roma, Catania, Bari, Milano, Torino, Foggia, Palermo, Caserta e Barletta-Andria-Trani.
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