Nella puntata di ieri 3 aprile 2017 della trasmissione Report, andata in onda su Rai 3, si è parlato della Coca Cola. Per produrre tale bevanda, infatti, c’è bisogno di tantissima acqua ma il prezzo praticato dalle autorità locali è una miseria rispetto al miliardo di fatturato che l’azienda realizza annualmente in Italia. Intanto, prosegue la mobilitazione a fianco dei 14 lavoratori licenziati a Nogara e in loro difesa domani 5 aprile 2017 scenderanno in campo i SiCobas e gli Ads Cobas.
Coca Cola: fiumi d’acqua ad un prezzo irrisorio, l’inchiesta di Report
Dall’inchiesta di Report, andata in onda ieri sera 3 aprile 2017, è emerso che per produrre la Coca Cola c’è bisogno di moltissima acqua.
Coca Cola: domani 5 aprile mobilitazione a fianco dei lavoratori licenziati e arriva una nota a Report
Domani 5 aprile 2017 vi sarà una mobilitazione Si Cobas e Adl Cobas a sostegno dei quattordici lavoratori della Coca Cola licenziati a Nogara, tutti iscritti al sindacato base Adl Cobas.Il sindacato in una nota ha comunicato che da quasi un mese i lavoratori delle cooperative della logistica sono in sciopero. Alla fine di febbraio 2017, infatti, vi è stato un nuovo cambio di appalto all’interno del magazzino che ha portato all’esubero di 14 unità quasi tutte aderenti all’ADL Cobas. Secondo il sindacato questo sarebbe un allontanamento politico atto a colpire i lavoratori che, grazie a lotte, durate anni, sono riusciti a riportare la legalità nel magazzino.
Domani quindi proseguirà la lotta per difendere i diritti delle fasce più deboli che in questo modo vengono cancellati in maniera brutale.
Arriva la nota della Coca Cola sul licenziamento dei 14 operai
Alla trasmissione Report, prima della messa in onda del servizio sulla Coca Cola, è arrivata un nota della multinazionale riguardante il licenziamento dei quattordici operai di Nogara. La Coca Cola HBC Italia ha chiarito che le persone che stanno protestando non sono dei dipendenti dell’azienda bensì soci di una cooperativa ex fornitrice del partner logistico Kuehne&Negel. La Multinazionale ha comunicato poi di sapere che il Consorzio Vega, ovvero il nuovo partner logistico, ha proposto ai quattordici lavoratori il ricollocamento presso altri siti sempre della provincia di Verona e alle stesse condizioni contrattuali.
Nella nota, poi, si evince che, a causa del danneggiamento della barriere di protezione e di copertura del magazzino ma sopratutto per il rischio di incolumità dei manifestanti, la Coca Cola potrebbe essere costretta, dopo quaranta due anni di storia, a sospendere le attività. In merito alle colluttazioni, poi, l’azienda ha comunicato di non aver mai chiesto l’utilizzo di taser o strumenti simili. Infine la Coca Cola ha comunicato di aver fornito agli investigatori tutti i materiali e i video a disposizione per accertare i fatti. Per info ma di politica estera, leggete anche: Le Pen vince le elezioni in Francia, mercati riaprono nel panico, poi che succede?