Per la sicurezza in materia di circolazione stradale e per evitare salate multe e gravi decurtazioni dei punti sulla patente. Queste le motivazioni che obbligano gli automobilisti a indossare le cinture di sicurezza. Ma in alcuni casi un automobilista può essere considerato esonerato da questo obbligo. E pertanto può evitare multe e contravvenzioni. Lo prevede il Codice della Strada. Ma è necessario conoscere le regole perché spesso si incorre in clamorosi errori che portano a spiacevoli conseguenze.
“Salve, sono Piera, una contribuente che vi chiede una mano a sbrogliare una particolare situazione.
Cinture di sicurezza: ecco quando non indossarle non fa prendere multe e sanzioni
Partiamo dal presupposto che indossare le cinture di sicurezza dovrebbe essere un sano principio che non ammette deroghe se non sono strettamente necessarie. Perché ne va della sicurezza anche di chi guida. Parliamo di un dispositivo salvavita a tutti gli effetti. E il Codice della Strada non fa sconti sulle multe e sulle sanzioni amministrative connesse al loro mancato utilizzo.
Infatti la normativa sottolinea come sia obbligatorio l’uso delle cinture di sicurezza per:
- Il conducente del veicolo;
- Tutti i passeggeri seduti sia davanti che dietro nel veicolo.
Quando queste norme non vengono seguite, le conseguenze sono tremende dal punto di vista pecuniario e amministrativo.
In caso di recidiva, ovvero se si incorre nella medesima infrazione nel giro di 24 mesi, c’è anche il rischio di sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi. Se a bordo dell’auto c’è un minore senza la cintura allacciata, le stesse multe e le stesse sanzioni vengono comminate al guidatore.
Ecco chi è esonerato dal guidare con le cinture allacciate secondo i dettami del Codice della Strada
Ci sono casi in cui le cinture possono non essere allacciate. Per soggetti affetti da particolari patologie, l’articolo 172 del Codice della Strada prevede l’esonero. Ma parliamo di patologie che collegate all’uso delle cinture di sicurezza, sono pericolose. Lo stesso dicasi per le donne in dolce attesa. Infatti solo se il ginecologo ha redatto il certificato dove si evidenziano le criticità di uso delle cinture di sicurezza per il proseguo della gravidanza, una futura mamma può evitare la multa.
Crediamo che gli agenti delle Forze dell’ordine che hanno fermato la nostra lettrice, dicendo che il certificato medico del ginecologo non andava bene, si riferivano a questo. In pratica il certificato medico che la donna ha mostrato, era quello relativo allo stato “interessante” e basta. Non c’era nessun riferimento alla gravidanza a rischio che avrebbe reso la donna esonerata dall’obbligo di usare le cinture di sicurezza.
Ecco la direttiva UE sull’esonero dall’indossare le cinture di sicurezza
Lo stesso infatti vale per i portatori di handicap con particolari patologie che sconsigliano l’uso delle cinture. Non basta un certificato medico generico del medico di base, per esempio. Infatti bisogna seguire i dettami specifici dell’articolo 5 della direttiva 91/671/CEE.
Una direttiva recepita in Italia per il tramite dell’articolo 172, comma 8, lettera e del Codice della Strada.