Una notizia, che potremmo definire molto allarmante ma sulla quale si attendono ancora chiarimenti da parte dei legislatori, riguarda la riforma del Codice della Strada. Un provvedimento contenuto al suo interno, infatti, mette in pericolo i guidatori, anche se assumono semplici farmaci per curare alcune patologie.
La pubblicazione di questa novità sui media ha scatenato un allarme generalizzato tra gli automobilisti costretti ad assumere farmaci. C’è il rischio di essere sanzionati anche per l’assunzione di farmaci piuttosto comuni, utilizzati su prescrizione medica e, quindi, in maniera del tutto lecita e legale.
Le sanzioni per chi si mette alla guida sotto l’effetto di determinate sostanze prevedono multe salate e, soprattutto, la sospensione della patente. Ecco perché l’allarme sembra giustificato.
Ecco cosa sta per accadere e perché molti sono preoccupati da questa novità
Andiamo con ordine e vediamo di cosa si tratta e cosa comporta questa preoccupante novità. In poche ore, numerosi lettori ci hanno chiesto conferma.
“Gentile redazione, sono un lavoratore che ogni giorno prende l’auto per recarsi al lavoro. Come tutti, uso l’auto anche per la mia vita personale, indispensabile per me, mia moglie e i miei figli. Soffro di una patologia che mi obbliga a prendere farmaci contenenti sostanze particolari, le quali, se assunte per scopi non terapeutici e in dosi superiori, diventano sostanze stupefacenti. Ora leggo che, per queste medicine, rischio di essere sanzionato se mi fermano alla guida. Fino ad ora, ho circolato senza problemi, poiché questi farmaci non alterano le mie capacità di guida. Temo che, se mi fermano a un posto di blocco, possano revocarmi la patente o, in caso di incidenti, possa incorrere in condanne penali. Capisco l’importanza della sicurezza stradale, ma questo mi sembra eccessivo.”
Codice della Strada: via la patente anche se prendi alcuni farmaci, la notizia che sconvolge gli automobilisti
La questione solleva, oltre a preoccupazioni legittime, anche aspre polemiche.
Una modifica elimina il requisito dello stato di alterazione psicofisica del conducente, rendendo di fatto sanzionabile già la semplice assunzione di un farmaco. Sembrerebbe che si voglia imporre agli automobilisti una sorta di regola antidoping, simile a quella degli sportivi, molti dei quali sono stati puniti per doping a causa di sostanze proibite presenti in farmaci comuni. Ora, anche per la patente sorge il rischio di essere etichettati come utilizzatori di droghe, quando si è semplicemente affetti da patologie per le quali si assumono farmaci.
In realtà, l’allarme deriva principalmente da ciò che si legge sui maggiori quotidiani; sono necessari conferme e chiarimenti.
Ecco cosa cambia sul Codice della Strada
La modifica all’articolo 187 del Codice della Strada solleva notevoli discussioni perché, per essere sanzionati, non è più necessario che le Forze dell’Ordine constatino uno stato di alterazione psico-fisica da parte dell’automobilista. Allo stato attuale, l’articolo recita che chi guida in stato di alterazione psico-fisica dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope è soggetto a pesanti sanzioni. La novità legislativa, invece, introduce la possibilità del ritiro immediato della patente alla sola positività del conducente a sostanze stupefacenti, riscontrata mediante accertamenti non invasivi. Successivamente, il sanzionato dovrà sottoporsi a una visita medica entro 60 giorni. In queste situazioni, pare che non sia necessario accertare una condizione di alterazione psico-fisica.
Il Codice penale la pensa diversamente in materia di reati come l’omicidio stradale
L’eventualità che l’assunzione di barbiturici, analgesici o farmaci contenenti sostanze derivate da cannabis, morfina o oppiacei possa portare a una positività alla visita medica genera preoccupazione. Crediamo che chiarimenti arriveranno presto, smorzando l’agitazione collettiva nata dalla pubblicazione di questa modifica.