Codice fiscale gemello, cosa fare
Fino, visto che i casi di omocodia sono stati relativamente pochi, l’Anagrafe tributaria è riuscita a tamponare il problema intervenendo con modifiche ad hoc dei due documenti. Nella pratica una o più cifre dei caratteri numerici vengono sostituite con caratteri alfabetici mentre il codice fiscale “base”, ovvero quello che sarebbe risultante dall’algoritmo standard di calcolo, viene “cestinato”, in quanto non riferibile in maniera univoca allo stesso soggetto.
Nuovi codici fiscali: come potrebbe cambiare
La riforma deve mantenere i punti di forza e le caratteristiche funzionali del codice fiscale:
un codice unico, immutabile, gestito da uno stesso ente, non autogenerabile, controllabile e facilmente memorizzabile. Poste queste condizioni, la riforma allo studio potrebbe basarsi su un sistema di codifica analogo all’attuale, ma senza i riferimenti a sesso e luogo di nascita. Un’operazione che costerebbe più di 5,5 milioni di euro, senza contare le spese per gli adeguamenti del catasto e dei registri immobiliari, delle dogane, dei monopoli e del Sistema tessera sanitaria. Bisogna inoltre valutare quello che potrebbe essere l’impatto sui sistemi delle altre amministrazioni, che i tecnici hanno paragonato a quello del Millennium bug, in termini di adeguamento.