Cognati, nuora e genero hanno diritto alle agevolazioni Legge 104? Come cantano gli Zero Assoluto con il brano Per dimenticare: “Ti senti pronta a cambiare vita, a cambiare casa, a fare la spesa e fare i conti a fine mese, alla casa al mare, ad avere un figlio e un cane. Ed affrontare suocera, cognato, nipoti, parenti, tombole a Natale, mal di testa ricorrenti e tutto questo per amore”.
Tante sono le cose che ognuno di noi potrebbe essere disposto a fare e supportare per il bene della propria famiglia.
Chi ha diritto ai permessi Legge 104
Proprio in tale ambito giungono in aiuto i permessi Legge 104, grazie a cui i lavoratori che assistono un familiare con handicap grave possono richiedere tre giorni di permesso al mese retribuiti. Entrando nei dettagli, come si legge anche sul sito dell’Inps:
“I permessi retribuiti spettano ai lavoratori dipendenti:
- disabili in situazione di gravità;
- genitori, anche adottivi o affidatari, di figli disabili in situazione di gravità;
- coniuge, parte dell’unione civile, convivente di fatto (articolo 1, commi 36 e 37, legge 76/2016), parenti o affini entro il terzo grado di familiari disabili in situazione di gravità.
Il diritto può essere esteso ai parenti e agli affini di terzo grado soltanto qualora i genitori o il coniuge o la parte dell’unione civile o il convivente di fatto (articolo 1, commi 36 e 37, legge 76/2016) della persona con disabilità grave abbiano compiuto i 65 anni di età oppure siano anche essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti”.
Cognati, nuora e genero possono avere la 104?
Non ne hanno diritto i lavoratori a domicilio, domestici, agricoli, autonomi e parasubordinati.
Sono considerati affini di primo grado i suoceri, le nuore, i generi, patrigno e matrigna. I cognati, invece, sono affini di secondo grado. In assenza delle persone rientranti nei gradi precedenti, pertanto, nuora, genero e cognati possono beneficiare delle misure previste dalla Legge 104. È bene comunque sottolineare che la normativa vigente non considera affini il coniuge del cognato e nemmeno i cognati del coniuge. Non vi è, inoltre, alcune affinità, ad esempio, tra le mogli di due fratelli o i mariti di due sorelle.
Per accedere ai vari benefici garantiti dalla Legge 104, pertanto, è fondamentale avere un legame di parentela o di affinità con la persona affetta da disabilità grave a cui si intende prestare assistenza. In caso di dubbi, comunque, si consiglia di rivolgersi ad un esperto del settore o direttamente all’Inps per ottenere informazioni dettagliate in merito e non rischiare di perdere il diritto a importanti agevolazioni.