C’è un documento indispensabile al contribuente per fare la sua dichiarazione redditi. Si tratta della Certificazione Unica (ex CUD). Con detto modello, il datore di lavoro certifica i redditi corrisposti al lavoratore e le ritenute operate nell’anno d’imposta.
Dunque, nella Certificazione Unica 2024 (anno d’imposta 2023) sono certificati i predetti dati riferiti all’anno trascorso. Per tale modello il datore di lavoro è chiamato ad un doppio adempimento. Ossia, inviarlo all’Agenzia Entrate e consegnarlo al lavoratore stesso.
Per le Certificazioni Uniche 2024 (CU 2024), l’invio all’Agenzia era da farsi entro il 18 marzo 2024.
La certificazione unica colf e badanti
Nel panorama lavorativo italiano, colf e le badanti occupano una posizione particolare anche in termini di tassazione e dichiarazione dei redditi. A differenza di altre categorie di lavoratori, per questi professionisti domestici il datore di lavoro non agisce come sostituto d’imposta. Questo significa che non è tenuto a trattenere le imposte sui compensi erogati né a trasmettere la Certificazione Unica all’Agenzia delle Entrate.
Nonostante l’assenza di queste obbligazioni fiscali tradizionali, colf e le badanti devono comunque verificare se tenuti a presentare una dichiarazione dei redditi in Italia, attestando i guadagni percepiti. Per compilare correttamente la propria dichiarazione, è essenziale che essi siano informati in modo accurato e dettagliato sui redditi ricevuti dai loro datori di lavoro.
A tal proposito, anche se non richiesta dalla legge come per altri lavoratori, esiste un’importante disposizione che coinvolge i datori di lavoro di colf e delle badanti: sono tenuti a fornire una dichiarazione sostitutiva dei compensi pagati.
Il contenuto della dichiarazione sostitutiva
La certificazione unica che i datori di lavoro devono rilasciare a colf e badanti deve contenere i seguenti dati:
- i dati anagrafici e codice fiscale delle parti (datore di lavoro e lavoratore)
- l’anno d’imposta di riferimento (es. 2023 per quella da rilasciare nel 2024)
- ll numero di giorni lavorati nel periodo, (si devono in ogni caso comprendere le festività, i riposi settimanali e gli altri giorni non lavorativi, mentre vanno sottratti i giorni per i quali non spetta alcuna retribuzione)
- la retribuzione lorda corrisposta al dipendente nell’anno di riferimento precedente (comprensiva di tredicesima e contributi previdenziali ed assistenziali);
- la parte di contributi previdenziali a carico del lavoratore
- la retribuzione annua netta corrisposto
- l’eventuale TFR corrisposto o anticipi di TFR.
Consegna certificazione unica colf e badanti: la scadenza 2024
Per quanto non esista una scadenza legale per la consegna della Certificazione Unica (dichiarazione sostitutiva), vi è un termine prudenziale da rispettare.
I datori di lavoro devono rilasciare tale documentazione almeno 30 giorni prima della data limite per la presentazione della dichiarazione dei redditi. Considerando che il termine di scadenza per la Dichiarazione dei redditi 2024 (anno d’imposta 2023) è il 15 ottobre 2024, i datori di lavoro sono, quindi, tenuti a consegnare la certificazione dei compensi entro il 15 settembre 2024.
Ciò garantisce che colf e badanti possano disporre di tutte le informazioni necessarie per una corretta dichiarazione fiscale, rispettando i termini e assicurando la trasparenza e la regolarità del processo.
Riassumendo
- anche colf e badanti devono verificare se tenuti o meni a fare dichiarazione redditi in Italia
- a loro, dunque, serve la Certificazione redditi da parte del datore di lavoro
- il datore di lavoro di colf e badanti non è un sostituto d’imposta nei loro confronti
- quindi, non deve rilasciare una vera e propria Certificazione Unica ma una dichiarazione sostitutiva in cui certifica soprattutto i compensi erogati nell’anno d’imposta
- la CU destinata a detti lavoratori non deve essere inviata all’Agenzia Entrate ma solo consegnata al lavoratore almeno 30 giorni prima della scadenza della dichiarazione redditi.