Abbiamo tutti gli elementi per analizzare in maniera completa la convenienza del BTp Più, in collocamento da lunedì 17 alle ore 13.00 di venerdì 21 febbraio, salvo chiusura anticipata. Venerdì scorso, il Tesoro ha reso noto il codice ISIN del bond proprio in fase di collocamento (IT0005634792) e che sarà diverso da quello che verrà annunciato al termine dell’operazione per i titoli negoziati sul mercato secondario. Rese note anche le cedole, che saranno per un tasso annuo lordo del 2,80% per i primi 4 anni e del 3,60% dal quinto anno fino alla scadenza del febbraio 2033. Al termine del collocamento, i tassi potranno essere aumentati o rimanere invariati.
La corresponsione delle cedole avverrà con cadenza trimestrale: 0,70% ogni 3 mesi fino al febbraio 2029 e successivamente 0,90% fino alla scadenza.
Quale vantaggio per sottoscrittori
Coloro che acquisteranno il BTp Più in collocamento e lo manterranno in portafoglio, tra il 29 gennaio e il 16 febbraio del 2029 potranno avvalersi dell’opzione di rimborso anticipato al 100% del valore nominale. E’ questa la novità del nuovo titolo appartenente alla famiglia dei BTp Valore, che tanto successo hanno riscosso nei due anni passati. Sarà rivolto anch’esso al solo mercato retail, vale a dire agli investitori individuali (famiglie).
Niente premio, Tesoro col braccino corto
Facendo un rapido calcolo elementare, otteniamo che il rendimento medio lordo all’emissione sarà del 3,20%. Per capire se sia poco o tanto o il giusto, dobbiamo fare un raffronto con il rendimento offerto dai titoli di stato italiani a 8 anni e negoziati sul mercato secondario. Questi offrono tra circa il 3,30%, che effettivamente è un po’ di più rispetto alla nuova offerta.
E questo è già un elemento di sorpresa, perché solitamente i bond retail sono emessi dal Tesoro “a premio” di almeno lo 0,25% sui bond già in circolazione. In questo caso, evidentemente, non c’è l’intenzione di ingolosire più di tanto le famiglie alzando i tassi. Addirittura, il rendimento risulta persino un po’ inferiore a quanto offerto dai titoli di pari durata già in circolazione.
La nostra previsione era stata, in effetti, di una cedola al 3% per i primi 4 anni e al 4% per il secondo quadriennio. Ciò avrebbe garantito ai sottoscrittori del BTp Più in collocamento un premio dello 0,20% per la media degli 8 anni e dello 0,20-0,25% per coloro che avrebbero deciso di disinvestire dopo i primi 4 anni. Il premio non c’è, se non minimo ed esclusivamente per questi ultimi. Infatti, quanti prenoteranno il bond durante la prossima settimana e si avvarranno nel 2029 dell’opzione di rimborso anticipato, otterranno un rendimento del 2,80%, che si confronta con il 2,70% offerto dal bond a 4 anni in questo momento.
Collocamento BTp Più, zero commissioni e prezzo alla pari
Resta la convenienza di aderire al collocamento del BTp Più per l’assenza di commissioni bancarie. Queste sono dovute, invece, su tutti gli altri acquisti dei bond sul mercato. Certo, c’è da dire che l’emissione avverrà alla pari, cioè senza alcun sovrapprezzo, che è dovuto per esempio nel caso di acquisto del BTp maggio 2033 e cedola 4,40% (ISIN: IT0005518128). Questo lo si prende sul Mercato obbligazionario Telematico di Borsa Italiana a più di 108, stando alla quotazione di venerdì 14. Le famiglie ragionano anche, se non soprattutto, in base alla quotazione, più che sul rendimento in sé. E il Tesoro sembra aver capito che per attirarle nell’investimento serve ragionare in maniera differente rispetto agli investitori istituzionali.
Resta la prospettiva di un leggero aumento dei tassi al termine del collocamento, specie nel caso in cui le richieste siano state inferiori alle attese.
Sembra quasi il transcript del video di Paolo Coletti, forse ci manca solo lo screenshot del foglio excel