Si parte domani, lunedì 2 ottobre, con il collocamento del BTp Valore 10 ottobre 2028. Le sottoscrizioni saranno possibili fino alle ore 13.00 di venerdì 6, salvo chiusura anticipata del Ministero di economia e finanze. Potranno essere effettuate solo da investitori individuali e affini (cosiddette “famiglie” o retail). Il lotto minimo è fissato in 1.000 euro. Di fatto, un investimento alla portata di tutte le tasche. Per prenotare ci si può recare presso la banca in cui si detiene un conto titoli o un ufficio postale. Possibile anche restare comodamente a casa, se si dispone di un conto corrente online abilitato alle funzioni di home banking.
Cedole minime garantite
Il collocamento del BTp Valore 2028 avviene a distanza di quattro mesi dal primo, che si tenne nel mese di giugno e riguardò una scadenza di quattro anni. Allora, gli ordini ammontarono complessivamente a circa 18,2 miliardi di euro, record storico per le sottoscrizioni tra le famiglie italiane. Il nuovo bond scade tra cinque anni e offre cedole crescenti corrisposte su base trimestrale. Per i primi tre giorni, il tasso annuo lordo è del 4,10%. Per il quarto e il quinto anno sale al 4,50%.
Questo significa che ogni tre mesi l’obbligazionista incasserà una cedola lorda dell’1,025% del capitale nominale investito per i primi tre anni. A partire dal quarto anno, la cedola lorda trimestrale salirà all’1,125%. Il rendimento medio annuo lordo ponderato corrisposto in fase di sottoscrizione risulta essere, dunque, del 4,26%. Si tratta di un livello appena superiore a quello vigente sul mercato secondario nelle ultime sedute. Inoltre, coloro che acquisteranno il BTp Valore 2028 in fase di collocamento e lo manterranno in portafoglio fino alla scadenza, avranno diritto a un premio fedeltà dello 0,50%. Esso incrementerebbe il rendimento annuo medio lordo al 4,35%.
Possibile rivendita anticipata, ma senza premio fedeltà
Al termine del collocamento, le cedole comunicate venerdì scorso dal Tesoro potranno essere o confermate o solamente riviste al rialzo.
Collocamento BTp Valore 2028 opportunità con qualche rischio
La tassazione del rendimento è sempre del 12,50% come per qualsiasi altro titolo di stato. Il BTp Valore, però, risulta esentasse ai fini dell’imposta di successione. A conti fatti, il rendimento netto minimo offerto si aggira a quasi il 3,60% per i primi tre anni e sopra il 3,90% per il quarto e quinto anno. In media, più del 3,70%. Con un tasso d’inflazione italiana atteso in media dell’1,40% per i prossimi cinque anni, il rendimento netto reale viaggerebbe ben sopra il 2%. Tanto basterebbe per spingere le famiglie a partecipare al collocamento del BTp Valore 2028, in assenza di alternative di pari grado di rischio altrettanto remunerative.
E’ evidente che il sottoscrittore si esponga anche a rischi. Anzitutto, se i tassi di mercato dovessero continuare a salire, i prezzi del bond scenderebbero. In caso di rivendita anticipata, dunque, si potrebbero subire perdite in conto capitale. E il rischio sovrano influenza l’andamento dei prezzi stessi con l’allargamento degli spread pretesi dagli investitori per comprare titoli del debito pubblico italiani, anziché di Germania, Francia, ecc. Infine, se l’inflazione risultasse molto superiore alle stime per il medio-lungo periodo, il rendimento netto reale dell’investimento sarebbe inferiore e finanche negativo.