Colloquio lavoro, le prove si fanno estreme: trovare lavoro richiede coraggio

Ai colloqui di lavoro non conta più cosa hai fatto ma cosa sei disposto a fare: nuova selezione del personale basata su prove estreme
8 anni fa
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Cosa siete disposti a fare per trovare lavoro? I nuovi colloqui di lavoro non si focalizzano sulle esperienze fatte ma su quelle da fare, anche non  prettamente lavorative ma, in qualche modo, emblematiche come prova delle qualità richieste per la posizione aperta. E’ la nuova frontiera delle selezioni del personale: il recruiting 2.0, dopo aver superato il concetto tradizionale di curriculum, ora rivoluziona anche il colloquio di lavoro.

Domande colloquio: quesiti insidiosi

Videogame e test trovano spazio al colloquio di lavoro

Alcune aziende hanno adottato questa strategia di selezione del personale già da qualche anno, con la convinzione che, concentrati in una missione pratica o adrenalinica, il candidato riesca ad essere maggiormente se stesso.

Di seguito alcuni esempi emblematici che può essere interessante leggere visto che la moda del colloquio non convenzionale sta prendendo sempre più piede: se state cercando lavoro non stupitevi se vi viene chiesto di affrontare una di queste prove.

Nel 2013 la Heineken ha messo alla prova i candidati con tre test: nel primo i recruiter toccavano la mano del candidato (chi mostrava segni di timidezza perdeva punti), nella seconda il selezionatore fingeva un malore mentre l’ultimo è la simulazione della prova di evacuazione dell’edificio in caso di incendio.

Google invece ha sottoposto i candidati a delle prove di programmazione a sorpresa.

La British Army, ovvero le forze armate inglesi, hanno proposto un gioco di realtà virtuale ovviamente a tema bellico.

“A tema” anche le selezioni Ikea in Australia: le istruzioni per candidarsi sono state inserite negli imballaggi, proprio come per i mobili.

Addio al colloquio di lavoro? Ecco come funzionano le nuove selezioni

 

 

 

 

 

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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