Una novità appena entrata in funzione riguarda il mondo delle auto elettriche, con domande che si possono presentare da qualche giorno. Nonostante le continue polemiche e critiche sulla transizione elettrica, lo Stato italiano prosegue con agevolazioni e benefit per chi intende acquistare un veicolo elettrico e mettersi a norma per quanto riguarda ricariche e rifornimenti. Le colonnine di ricarica, in questo contesto, sono fondamentali. Il Ministero del Made in Italy, guidato da Adolfo Urso, ha lanciato un’agevolazione rivolta a chi, nel 2024, decide di spendere soldi per installare colonnine a casa.
Colonnine di ricarica per le auto elettriche: l’80% te lo dà lo Stato con un bonus
Ultimamente anche le autorità e le aziende del settore automotive stanno iniziando a dubitare della bontà della cosiddetta transizione elettrica. Tuttavia, la lotta all’inquinamento passa anche attraverso iniziative volte a permettere ai cittadini di dotarsi di veicoli a basso impatto ambientale, come le auto elettriche.
Il piano per la circolazione di auto a impatto zero, da raggiungere al 100% nel 2035 o nel 2050, prevede numerose iniziative. Gli incentivi per l’acquisto di nuove auto elettriche e le agevolazioni per la rottamazione dei veicoli più inquinanti sono ampiamente diffusi e utilizzati.
Ora, nasce un’agevolazione per dotarsi delle colonnine di ricarica per queste auto. Dalle ore 12:00 dell’8 luglio, è stato avviato un bonus per i cittadini che desiderano installare colonnine.
Un bonus anche retroattivo: ecco come recuperare l’80% di quanto speso
Sia chi ha già acquistato le colonnine, sia chi le acquisterà entro la fine del 2024, può recuperare l’80% della spesa, sia per gli acquisti che per le installazioni. Il bonus copre quasi tutto ciò che un contribuente spende per installare le colonnine, ad eccezione delle tasse da versare e delle spese per autorizzazioni, permessi e consulenze.
E include anche eventuali progetti e validazioni dei tecnici, necessari per l’installazione delle colonnine. Il bonus colonnine può essere richiesto anche dai condomini, purché la domanda sia presentata dall’amministratore o da un delegato dell’assemblea condominiale.
La domanda deve essere presentata tramite SPID, CIE o CNS accedendo alla procedura telematica prevista per la misura. Naturalmente, il pagamento delle spese deve essere effettuato tramite strumenti tracciabili.