Colosso dell’automotive licenzia in massa per risparmiare

Il colosso tedesco Thyssenkrupp licenzia 1800 dipendenti per risparmiare 150 milioni di euro. Situazione automotive sempre più critica.
14 minuti fa
3 minuti di lettura
automotive
Foto © Pixabay

Non ci siamo assolutamente e la situazione per il mondo dell’automotive si fa sempre più complessa. Thyssenkrupp, il colosso industriale tedesco, ha annunciato il licenziamento di circa 1.800 dipendenti nel settore automotive entro marzo 2025. La decisione rientra in un piano di riduzione dei costi per contrastare la crisi del mercato automobilistico, caratterizzato da una domanda in calo e da incertezze legate a possibili nuovi dazi doganali. L’obiettivo dell’azienda è risparmiare oltre 150 milioni di euro attraverso il taglio del personale e altre misure di contenimento delle spese.

Automotive, un mercato in difficoltà

L’automotive europeo sta attraversando una fase di forte instabilità.

Il calo della produzione di auto, dovuto alla transizione verso i veicoli elettrici e alla concorrenza crescente dei produttori asiatici, sta mettendo sotto pressione i fornitori di componenti. Thyssenkrupp non è la sola azienda a risentire di questa situazione: diversi grandi gruppi industriali hanno già annunciato riduzioni del personale per adattarsi alle nuove condizioni di mercato.

La divisione Automotive Technology di Thyssenkrupp, in particolare, ha registrato una contrazione del 12% negli ordini e del 10% nelle vendite nel primo trimestre dell’anno fiscale 2025. L’utile operativo rettificato della divisione è crollato del 75%, toccando appena i 12 milioni di euro. Questi dati mostrano chiaramente le difficoltà dell’azienda nel settore automobilistico e la necessità di interventi strutturali per garantire la sostenibilità del business.

Oltre alle sfide legate alla domanda debole, la situazione è aggravata dall’incertezza politica ed economica. Le discussioni su nuovi dazi doganali stanno creando ulteriore pressione sulle aziende del settore, rendendo ancora più complessa la pianificazione a lungo termine. Per questo motivo, Thyssenkrupp ha deciso di adottare misure drastiche, tra cui il congelamento delle assunzioni e una revisione degli investimenti.

Impatto sui lavoratori

I licenziamenti previsti avranno un impatto significativo sui dipendenti coinvolti e sulle loro famiglie. L’azienda ha dichiarato che i tagli avverranno in modo graduale e saranno accompagnati da misure di supporto per i lavoratori, ma i sindacati hanno già espresso preoccupazione per le conseguenze sociali di questa decisione. La riduzione di personale colpirà diversi stabilimenti, aumentando la tensione nel settore.

Non è la prima volta che Thyssenkrupp si trova costretta a ridurre la forza lavoro. Nel novembre 2024, il gruppo aveva annunciato un piano per il taglio di 11.000 posti di lavoro nella divisione siderurgica, riducendo il personale da 27.000 a 16.000 unità. Quella decisione era stata presa per fronteggiare la crisi dell’acciaio, causata dall’aumento dei costi energetici e dalla concorrenza delle aziende asiatiche.

In Italia, la situazione non è migliore. Recentemente, la Berco, società del gruppo Thyssenkrupp specializzata in componenti per macchine movimento terra cingolate, aveva avviato una procedura di licenziamento collettivo per 480 dipendenti negli stabilimenti di Copparo (Ferrara) e Castelfranco Veneto (Treviso). Dopo forti proteste da parte dei sindacati e l’intervento delle istituzioni, l’azienda ha ritirato la procedura, garantendo la salvaguardia dei posti di lavoro.

Automotive, futuro di Thyssenkrupp e reazione dei sindacati

Per affrontare questa crisi, Thyssenkrupp ha previsto ulteriori misure di razionalizzazione e una maggiore focalizzazione sulle tecnologie innovative.

La crescente concorrenza nel settore automotive e la transizione verso i veicoli elettrici richiedono investimenti significativi in ricerca e sviluppo. Tuttavia, il calo delle vendite e la riduzione degli ordini stanno costringendo l’azienda a ridurre i costi e ottimizzare le risorse. La strategia di Thyssenkrupp punta a migliorare l’efficienza operativa e a riorganizzare la produzione.

L’annuncio dei licenziamenti ha già scatenato forti reazioni tra i sindacati, che hanno chiesto un immediato confronto con l’azienda per discutere possibili alternative ai tagli. Le organizzazioni dei lavoratori sostengono che la riduzione di personale sia una scelta troppo drastica e che siano necessarie soluzioni alternative come la riconversione professionale o l’adozione di misure di cassa integrazione per attenuare l’impatto sociale della crisi.

I governi locali e nazionali stanno monitorando la situazione, preoccupati per le conseguenze economiche e occupazionali di una riduzione così massiccia del personale. In Germania, il governo ha già avviato colloqui con i vertici aziendali per valutare possibili interventi a sostegno dei lavoratori, mentre in Italia le istituzioni hanno espresso solidarietà ai dipendenti coinvolti e hanno promesso di seguire da vicino gli sviluppi.

Un’ulteriore preoccupazione riguarda l’impatto che questi licenziamenti potrebbero avere sulle comunità locali, soprattutto nelle città e nei distretti industriali in cui Thyssenkrupp rappresenta uno dei principali datori di lavoro. La perdita di posti di lavoro potrebbe infatti causare un effetto domino, mettendo in difficoltà anche l’indotto e le piccole imprese che lavorano in sinergia con il colosso tedesco.

In sintesi.

  • Thyssenkrupp licenzierà 1.800 dipendenti nel settore automotive entro marzo 2025 per ridurre i costi e affrontare la crisi del mercato.
  • I sindacati e le istituzioni sono preoccupati per l’impatto sociale, mentre l’azienda cerca di riorganizzarsi per mantenere la competitività.
  • La crisi del settore automobilistico europeo potrebbe durare a lungo, spingendo le aziende a investire in innovazione e nuovi mercati.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017 nella sezione News, si occupa di redazione articoli per il web sin dal 2010.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia, si spera, potrà mai replicare.

Lascia un commento

Your email address will not be published.