Come accedere al cassetto fiscale di un figlio minore

I genitori, tutori o amministratori di sostegno possono accedere al cassetto fiscale di un figlio minore. Ecco come fare.
10 mesi fa
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cassetto fiscale
Foto © Pixabay

I genitori possono accedere al cassetto fiscale di un figlio minore? Come cantano Fabrizio Moro e Ultimo: “Eterna la strada che porta a te con i nostri discorsi, l’abbraccio di un figlio al padre per tutti i suoi sforzi, eterna la vita se riesci a capirla”. 

Tanti sono gli sforzi che i genitori compiono per cercare di garantire il meglio possibile ai propri figli. A partire dall’alimentazione fino ad arrivare all’istruzione, in effetti, sono tante le cose a cui dover prestare attenzione.

Tra questi si annoverano anche gli adempimenti con il Fisco che, volente o nolente, coinvolgono anche i più piccoli.

Come accedere al cassetto fiscale di un figlio minore

Ma come controllare la posizione fiscale di un figlio non ancora maggiorenne? Ebbene, a tal fine non bisogna fare altro che consultare il cassetto fiscale a cui è possibile accedere attraverso l’apposito servizio online messo a disposizione sui siti dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle Entrate e Riscossione.

Possono richiedere l’abilitazione i genitori, i tutori o amministratori di sostegno. Il soggetto interessato e avente diritto, come spiegato sul sito dell’Agenzia delle Entrate, può presentare apposita richiesta

compilando e sottoscrivendo il modulo allegato al provvedimento dell’Agenzia delle entrate del 22 settembre 2023 (Allegato 2 – pdf), che contiene la dichiarazione sostitutiva (resa ai sensi del Dpr n. 445/2000) con la quale attesta la condizione di genitore, specificando se l’esercizio della responsabilità genitoriale è esclusivo o congiunto”.

Bisogna inoltre allegare copia del documento di identità del minore e del soggetto richiedente l’abilitazione.

Come inviare la documentazione: i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

Per inviare la documentazione richiesta è possibile utilizzare il servizio web “Consegna documenti e istanze”. Quest’ultimo è disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate a cui è possibile accedere tramite Spid, Cie o Cns. Il modulo di richiesta, per essere valido, deve essere sottoscritto con firma digitale del genitore oppure con una firma autografa su modello cartaceo che deve essere scansionato e caricato sul sistema.

In alternativa, è possibile inviare un messaggio tramite Posta Elettronica Certificata all’indirizzo mail di una delle Direzioni Provinciali dell’Agenzia delle entrate.

Ma non solo, è possibile richiedere l’abilitazione anche attraverso il servizio di video chiamata, disponibile nella sezione “Prenota un appuntamento” sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Per finire, per coloro che non amano molto i servizi online, è possibile presentare il modulo, appositamente compilato e firmato in originale, presso uno degli uffici dell’Agenzia delle Entrate dislocati sul territorio italiano. Sul sito dell’ente, inoltre, viene ricordato che l’abilitazione risulta valida:

“fino al 31 dicembre dell’anno indicato dal genitore nell’istanza. Tale termine non può, in ogni caso, andare oltre il 31 dicembre del secondo anno successivo a quello in cui l’abilitazione è attivata (per esempio, un’abilitazione attivata nel 2023, può essere valida al massimo fino al 31 dicembre 2025). Se non è indicato alcun termine, l’abilitazione scade il 31 dicembre dell’anno in cui è attivata. Se, però, il genitore nell’anno precedente ha presentato la dichiarazione dei redditi per il figlio, utilizzando il servizio web “dichiarazione precompilata”, è automaticamente abilitato ad operare per conto del figlio anche per l’anno successivo senza fare ulteriore richiesta, sempre che il figlio sia ancora minorenne”.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

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