A partire dal 2025 sarà possibile andare in pensione 4 mesi prima. Come canta Alessandra Amoroso con il brano Trova un modo: “Ti ho aspettato per giorni, mesi e anni, ho sorriso ai passanti, infranto mille sguardi. Ho aperto finestre e chiuso le porte, se vuoi farti amare trova un modo per entrare. Giorni, mesi e anni, ci terrei a precisare non saranno tanti”.
Parole che molti lavoratori potrebbero dedicare alla pensione. Si tratta, infatti, di un traguardo che si fa attendere diversi anni prima di essere raggiunto.
Se tutto questo non bastasse, per accedere a tale trattamento è richiesto il possesso di determinati requisiti anagrafici e contributivi. Quest’ultimi, a loro volta, si rivelano essere spesso così stringenti da rendere l’accesso alla pensione quasi un miraggio. Fortunatamente, però, giungono buone notizie per molte persone che, se in possesso di determinati requisiti, potranno andare in pensione 4 mesi prima a partire dal 2025. Ma di chi si tratta? Entriamo nei dettagli e vediamo cosa c’è da aspettarsi.
Come andare in pensione 4 mesi prima a partire dal 2025
In base alla normativa vigente è possibile accedere alla pensione di vecchiaia all’età di 67 anni, a patto di avere alle spalle almeno vent’anni di contributi. In determinate circostanze, inoltre, è possibile uscire prima. Gli uomini in particolare possono accedere alla pensione anticipata ordinaria, a prescindere dal requisito anagrafico, purché abbiano maturato 42 anni e 10 mesi di contributi.
Questo limite è pari a 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne. Proprio molte lavoratrici potranno fare i contri con importanti novità. In particolare la legge di Bilancio 2025 introduce delle misure a sostegno delle lavoratrici, con almeno vent’anni di contributi, che hanno avuto quattro o più figli.
Quest’ultime potranno accedere alla pensione di vecchiaia all’età di 65 anni e 8 mesi, anticipando di fatto l’uscita dal mondo del lavoro di 16 mesi rispetto all’attuale requisito di 67 anni.
Anche il prossimo anno, infatti, sarà possibile beneficiare di una riduzione sull’età pensionabile pari a 4 mesi per ogni figlio. Soltanto che, anziché considerare il limite massimo di 12 mesi per chi ha avuto più di due figli, a partire dal 2025 sarà possibile arrivare fino 16 mesi per chi ha avuti più di tre figli.
Chi ha diritto a questa novità e la misura alternativa
Tale novità è destinata solamente le lavoratrici madri con almeno quattro figli. che rientrano nel sistema contributivo. Ovvero ne avranno diritto coloro che hanno iniziato a versare i contributi dopo il 31 dicembre 1995. Lo sconto pensionistico di 4 mesi a figlio, infatti, riguarda esclusivamente i trattamenti contributivi e non quelli misti o retributivi.
Coloro che non vogliono beneficiare dell’anticipo possono richiedere, in alternativa, l’applicazione di un coefficiente di trasformazione più alto. Come si evince dal testo della Legge di Bilancio 2025, infatti:
“La novella non modifica la misura del beneficio alternativo alla suddetta riduzione57, in base al quale la lavoratrice madre può optare per la determinazione del trattamento pensionistico con l’applicazione di un coefficiente moltiplicatore, relativo all’età di accesso al trattamento pensionistico, maggiorato di un anno in caso di uno o due figli e maggiorato di due anni in caso di tre o più figli”.