Come andare in pensione a 63 anni nel 2022: le strade possibili potrebbero essere due

Come andare in pensione a 63 anni nel 2022: le strade possibili potrebbero essere due. Gli scenari e le attese sulla riforma Draghi. Chi resterà col cerino in mano?
3 anni fa
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riforma delle pensioni
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Vediamo come andare in pensione a 63 anni nel 2022. Con le strade possibili e percorribili che, in particolare, potrebbero essere due. Ma prima è bene fare chiarezza sull’opportunità, che è ancora valida, di potersi ritirare dal lavoro non a 63, ma a 62 anni.

Questo grazie alla Quota 100 che sarà ancora valida fino al 31 dicembre del 2021. Con i 62 anni di età compiuti entro la fine del corrente anno, infatti, sarà ancora possibile esercitare l’opzione. Ovverosia, non su come andare in pensione a 63 anni, ma a 62 anni ed a patto di aver maturato un’anzianità contributiva pari a 38 anni di contributi previdenziali versati.

Sempre entro il 31 dicembre del 2021.

Come andare in pensione a 63 anni nel 2022: le strade possibili potrebbero essere due

Passando ora a come andare in pensione a 63 anni nel 2022, le strade percorribili sono, anzi potrebbero essere due. E sono rappresentate dall’Ape sociale, a patto che il Governo italiano la confermi pure per il 2022. E dal cosiddetto anticipo contributivo che per il momento è una proposta. Formulata, in particolare, dal presidente dell’INPS.

Già con l’attuale Ape Social c’è la risposta su come andare in pensione a 63 anni nel 2022. Con la misura che potrebbe anche essere estesa e rafforzata per quel che riguarda la lista dei lavori gravosi. Ma per il momento l’incertezza regna sovrana. Dato che la priorità per il Governo Draghi è al momento quella di trovare la non facile quadra sul post Quota 100. Così come è riportato in questo articolo.

Ritiro dal lavoro con l’anticipo contributivo, ecco come funzionerebbe la proposta INPS

Su come andare in pensione a 63 anni nel 2022 c’è pure in ballo, come detto, l’anticipo contributivo. Che è una proposta INPS. E che è una misura che permetterebbe, a chi rientra nel calcolo della pensione con il sistema misto, di prendere l’assegno in due tempi.

La prima parte di assegno a 63 anni per la quota relativa ai contributi previdenziali effettivamente versati.

E poi la quota di pensione per la parte calcolata con il sistema retributivo al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia.

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