Come andare in pensione dopo le feste tra uscite anticipate e nuovi requisiti anagrafici

Come andare in pensione dopo le feste tra uscite anticipate e nuovi requisiti anagrafici. Chi potrà ritirarsi in anticipo dal lavoro. E chi, invece, rischia clamorosamente di rimanere con il cerino in mano.
3 anni fa
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Come andare in pensione dopo le feste tra uscite anticipate e nuovi requisiti anagrafici.
Come andare in pensione dopo le feste tra uscite anticipate e nuovi requisiti anagrafici.

Vediamo come andare in pensione dopo le feste. Tra le uscite anticipate ed i nuovi requisiti anagrafici fissati propri a partire dal prossimo anno. Perché, prima di tutto, in merito c’è da dire che le festività natalizie, per quel che riguarda le pensioni, si porteranno via la Quota 100. Così come è riportato in questo articolo.

Su come andare in pensione dopo le feste, infatti, dal 2022 debutterà la Quota 102. Che è l’evoluzione della Quota 100 con nuovi requisiti anagrafici. Ovverosia, con 64 anni di età e non più 62.

Mentre resterà invariato il requisito dei 38 anni di anzianità contributiva.

Come andare in pensione dopo le feste tra le uscite anticipate ed i nuovi requisiti anagrafici

Su come andare in pensione dopo le feste, inoltre, c’è da dire che il 2022 sarà in tutto e per tutto un anno di transizione. In quanto la Quota 102, salvo clamorose sorprese, durerà solo 12 mesi.

Per chi l’anno prossimo non potrà sfruttare la Quota 102 per andare in pensione dopo le feste, ci sono altre due misure da valutare. Sempre per il ritiro anticipato dal lavoro. Rispetto alla maturazione dei requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia. Ma a patto di rispettare i requisiti di accesso. Ovverosia l’Opzione Donna con il requisito anagrafico di 58-59 anni. E l’Ape Sociale 2022 a 63 anni.

I nuovi requisiti anagrafici nel 2022 rischiano di tagliare fuori i nati nel 1960

Per i nati nel 1960, andare in pensione dopo le feste potrebbe essere impossibile o quasi. Proprio perché i 62 anni di età non basteranno più per la Quota 102. E se non si rientra nei requisiti dell’Ape Sociale o dell’Opzione Donna si rischia di dover rimanere al lavoro. Anche se magari i 38 anni di contributi previdenziali obbligatori sono stati già maturati. In più, ad oggi non si sa come si andrà in pensione nel 2023. In quanto il Governo Draghi ha avviato un percorso di riforma con il coinvolgimento dei Sindacati di Cgil, Cisl e Uil al tavolo di confronto.

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