Come annullare le multe per l’autovelox, ecco perché

Come annullare le multe per l'autovelox, ecco perché molte volte il trasgressore ha ragione e non paga il verbale.
2 anni fa
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Come annullare le multe per l'autovelox, ecco perché molte volte il trasgressore ha ragione e non paga il verbale.

Senza dubbio la multa per eccesso di velocità comminata dalle autorità per via degli autovelox è una delle multe che gli automobilisti italiani prendono più di frequente. E il Codice della Strada a prevedere in base alla tipologia di strada percorsa, dei limiti di velocità da non superare. Ma così come gli automobilisti sono tenuti a rispettare le regole previste per i limiti di velocità, e stabilite dal Codice della Strada e dalla normativa vigente, così le autorità devono rispettare determinati vincoli per poter rendere una multa con l’autovelox lecita nei confronti di un automobilista.

Una delle cose che tutti sanno in materia di autovelox è che l’apparecchiatura che rileva la velocità di percorrenza di un veicolo in un determinato tratto stradale deve essere opportunamente è preventivamente segnalato. Se l’apparecchiatura non è segnalata a norma di legge la multa potrebbe essere contestata e addirittura annullata. Ma come si fa in questi casi?

“Buonasera, sono un automobilista a cui è stata recapitata da qualche giorno una multa per il superamento del limite di velocità con autovelox. Andavo a 90 all’ora in un tratto stradale dove il limite era a 70 chilometri orari. Quando mi è arrivata la multa sono tornato sulla strada in questione, che effettivamente avevo attraversato il giorno della multa, ma non ho notato cartelli che indicavano la presenza di un autovelox in quel tratto stradale. So che dovrebbe essere segnalato opportunamente da parte delle forze dell’ordine dal momento che secondo me un’anomalia da questo punto di vista è presente nella mia vicenda. Mi potete spiegare come posso fare per farmi annullare questa multa? Vi ringrazio per la risposta in anticipo.”

Come annullare le multe per l’autovelox, ecco perché

Situazioni come quelle del nostro lettore sono all’ordine del giorno e lo dimostrano vari quesiti che arrivano in redazione proprio perché come dicevamo prima prendere una multa per via di un autovelox non è certo un evento raro in Italia.

E proprio così che le multe per la l’autovelox sono quelle che più dubbi mettono negli automobilisti per via delle regole stringenti che non riguardano soltanto la velocità di percorrenza di determinati tratti stradali, ma anche le regole che le autorità devono rispettare nel comminare questo genere di contravvenzioni. Sugli autovelox le motivazioni che possono portare ad un ricorso con conseguente cancellazione della contravvenzione sono molteplici. E dalla taratura delle apparecchiature alla segnalazione di un autovelox, il sanzionato ha discrete possibilità di fare ricorso. Ma deve sapere come si fa.

Cosa obbiettare quanto si prende una multa per eccesso di velocità

Multe a causa di autovelox illegittimi sono all’ordine del giorno quindi. E ricorsi a Giudici e Tribunali sono molto frequenti.
La legittimità degli autovelox continua ad alimentare la polemica tra gli automobilisti ed a favorire l’enorme mole di ricorsi contro le multe. Le polemiche dei critici verso gli autovelox sono sempre le stesse. C’è chi sostiene che queste tremende macchinette sono diventate da strumenti di sicurezza stradale, atte a ridurre i sinistri dovuti all’eccessiva velocità, strumenti che permettono alle amministrazioni statali di fare cassa. Un autovelox deve essere ben visibile agli automobilisti e ben segnalato. Due fattori questi, che insieme alla taratura di un autovelox, rendono legittime le multe. In assenza di questi requisiti, un automobilista sanzionato può produrre ricorso. E numerose sentenze dei Giudici hanno dato ragione ai ricorrenti.

Come funziona il ricorso per una multa presa da un autovelox

Sulle strade urbane di scorrimento gli autovelox possono essere sempre istallati. Nello specifico si tratta di “carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, con corsie multiple e spazio per mezzi pubblici, banchine e marciapiedi”. Ma serve che l’apparecchiatura sia segnalata agli avventori e almeno 400 metri prima del sito dove l’autovelox è collocato.

Se l’autovelox non rispetta questa regola, la multa può essere annullata. Ma il trasgressore deve presentare ricorso. Perché non è automatica la cancellazione della multa.
Il ricorso va presentato al Giudice di Pace del luogo dove è avvenuta l’infrazione, e per essere in regola deve essere presentato entro 30 giorni dalla notifica del verbale. Se invece si pensa di fare ricorso al Prefetto, sono 60 giorni quelli di termine per la prescrizione del ricorso. Trascorso questo periodo di tempo, il verbale verrà iscritto a ruolo, con l’effetto che non sarà più possibile avviare un ricorso.

Il ricorso costa e bisogna verificare la convenienza a impugnare la contravvenzione

Dal momento che la multa per eccesso di velocità prevede pure la sanzione accessoria della decurtazione dei punti sulla patente, ecco che diventa fondamentale conoscere bene il da farsi per presentare ricorso e farsi cancellare una multa. Anche perché presentare ricorso, a prescindere dal fatto che non è necessario farsi assistere da un avvocato, ha dei costi. Una spesa che in alcuni casi può superare anche l’importo della multa stessa. E così che a volte presentare ricorso contro una multa sarebbe controproducente. Per esempio, il ricorso presso il Giudice di Pace costa 27 euro di bollo per multe oltre 1.100 euro. Spesa in aggiunta ad un contributo unificato fisso di 43 euro che di applica anche a multe di importo più basso. Il ricorso, dentro cui l’interessato deve inserire le motivazioni, deve essere in 4 copie e spedito con raccomandata con ricevuta di ritorno. Che ha un suo costo variabile a seconda del peso del plico. Calcolare bene la convenienza a produrre ricorso, è fondamentale.

 

 

 

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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