Come aumentare la pensione: strategie e conseguenze

Il supplemento pensionistico permette di valorizzare gli ulteriori contributi versati e, quindi, di aumentare la pensione
4 mesi fa
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L’età del pensionamento segna spesso l’inizio di un nuovo capitolo della vita, ma non necessariamente la fine dell’attività lavorativa. Molti scelgono di continuare a lavorare anche dopo aver raggiunto l’età della pensione, che sia per motivi economici, per passione o per restare attivi. In questo contesto, esiste un’opportunità poco conosciuta ma di grande valore per chi continua a lavorare: il supplemento pensionistico. Questo strumento consente di aumentare la pensione valorizzando i contributi versati dopo il pensionamento, offrendo un incremento del proprio assegno mensile.

In sintesi, il supplemento pensionistico rappresenta un meccanismo che permette ai pensionati di ricalcolare l’importo della loro pensione tenendo conto dei contributi versati dopo il pensionamento.

Questo ricalcolo può risultare in un aumento significativo dell’assegno pensionistico, soprattutto per coloro che hanno continuato a contribuire per diversi anni dopo aver lasciato il lavoro principale.
Per aumentare la pensione con il supplemento, non ci sono requisiti rigidi in termini di durata o tipo di lavoro svolto post-pensionamento: l’importante è che siano stati versati contributi aggiuntivi.

La procedura

La domanda per ottenere il supplemento deve essere presentata in un periodo compreso tra i due e i cinque anni successivi alla data del pensionamento. È fondamentale rispettare questa finestra temporale, poiché il supplemento non prevede il pagamento di importi arretrati.

Questo significa che non si potrà beneficiare retroattivamente di aumenti non richiesti in tempo. Pertanto, è consigliabile valutare attentamente il momento più opportuno per presentare la domanda, considerando le proprie esigenze finanziarie e lavorative.

Il processo di ricalcolo della pensione tramite il supplemento si basa sull’aggiornamento del montante contributivo, ovvero la somma totale dei contributi versati durante l’intera vita lavorativa, inclusi quelli effettuati dopo il pensionamento. A seconda dell’importo e della durata dei contributi aggiuntivi, l’aumentare della pensione può variare. In alcuni casi, l’effetto del supplemento può essere notevole, specialmente se i contributi post-pensionamento sono stati consistenti.

Aumentare la pensione: vantaggi e svantaggi

Diversi sono i benefici legati all’aumentare la pensione con il supplemento pensionistico. In primis c’è la valorizzazione dei contributi. I contributi versati dopo il pensionamento vengono riconosciuti e valorizzati, contribuendo a un incremento dell’assegno pensionistico mensile. A ciò si aggiungono:

  • Flessibilità: non è necessario raggiungere un numero minimo di anni lavorati dopo la pensione per poter richiedere il supplemento. Questo offre una grande flessibilità ai pensionati che desiderano lavorare a tempo parziale o con contratti atipici.
  • Incremento del reddito: l’aumento della pensione ottenuto attraverso il supplemento può rappresentare una fonte aggiuntiva di reddito, utile per affrontare spese impreviste o migliorare la qualità della vita in età avanzata.

Sebbene il supplemento pensionistico offra indubbi benefici, ci sono alcune considerazioni da tenere a mente. In primo luogo, come già detto, è essenziale comprendere che il supplemento non comporta un pagamento retroattivo per i periodi precedenti alla richiesta. Pertanto, i pensionati dovrebbero pianificare attentamente quando presentare la domanda per massimizzare i benefici.

Inoltre, è importante considerare l’eventuale impatto fiscale dell’aumento della pensione. Un incremento dell’assegno mensile potrebbe influire sulle fasce di tassazione IRPEF o su altre prestazioni sociali legate al reddito.

Riassumendo…

  • Definizione del supplemento pensionistico: permette di aumentare la pensione valorizzando contributi versati post-pensionamento.
  • Requisiti: disponibile per pensionati che continuano a lavorare e versare contributi.
  • Tempistiche: richiesta tra 2 e 5 anni dal pensionamento, senza pagamenti arretrati.
  • Vantaggi: aumento reddito
  • Considerazioni fiscali: l’aumento dell’assegno mensile influisce sulla tassazione del reddito complessivo del pensionato
  • Richiesta: domanda presentata all’ente previdenziale, documentazione sui contributi post-pensionamento necessaria.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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