Bloccare ipoteche, fermi amministrativi, pignoramenti, ecc. con una semplice richiesta online. I contribuenti che ritengono di non dover pagare un debito contestato dall’Agenzia delle entrate riscossione con una cartella possono attivarsi fin da subito per chiedere la sospensione legala della riscossione. Si tratta di un vero e proprio strumento a disposizione del contribuente per tutelarsi da eventuali errori commessi dal Fisco.
Nel corso degli anni il ricorso alla richiesta di sospensione è stato limitato ad alcuni casi specifici. Ciò per evitare che se ne facesse un uso pretestuoso ossia senza che ci fosse un reale motivo a sostegno della richiesta.
A ogni modo, la procedura per richiedere la sospensione è abbastanza semplice e può essere fatta tutta on line.
Vediamo come bloccare una cartella con una semplice richiesta online e quali sono le condizioni per poterlo fare.
La sospensione legale della riscossione
La sospensione legale della riscossione è prevista dalla L.n°228/20212. Si tratta di una specifica tutela per il contribuente che ritiene di non dover pagare una determinata cartella.
Tale possibilità è ammessa solo nei seguenti casi:
- pagamento effettuato prima della formazione del ruolo;
- provvedimento di sgravio (cancellazione del debito) emesso dall’ente creditore (ad esempio Agenzia delle entrate);
- prescrizione o decadenza intervenute prima della data in cui il ruolo è stato reso esecutivo;
- sospensione amministrativa (dell’ente creditore) o giudiziale;
- sentenza che annulla in tutto o in parte la pretesa dell’ente creditore, emessa in un giudizio al quale l’Agenzia delle entrate-Riscossione non ha preso parte.
Dunque solo in presenza di una di queste condizioni è possibile richiedere la sospensione legale della riscossione.
Entro quando presentare la domanda di sospensione?
La domanda di sospensione deve essere presentata entro termini precisi.
Bisogna muoversi con una certa celerità. Infatti il contribuente ha a disposizione 60 giorni dalla notifica della cartella.
Questi termini sono ben evidenziati anche nel modello SL1.
Questo modello deve essere appunto presentato per richiedere la sospensione legale della riscossione:
L’art. 1, comma 538, della Legge n. 228/2012 prevede che per ottenere la sospensione prevista dal comma 537 della medesima Legge, il contribuente debba presentare la dichiarazione “a pena di decadenza entro 60 giorni dalla notifica da parte del concessionario per la riscossione, del primo atto di riscossione utile o di un atto della procedura cautelare o esecutiva eventualmente intrapresa”. Gli atti notificati dall’Agente della riscossione da oltre 60 giorni, ovvero quelli non oggetto di notifica (quali per esempio le comunicazioni di sollecito) ovvero gli atti direttamente notificati dagli Enti impositori (quali gli avvisi di addebito INPS e gli avvisi di accertamento esecutivi dell’Agenzia delle entrate e dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli), non rientrano nell’ambito di applicazione della Legge n. 228/2012.
Non possono essere oggetto di sospensione gli atti che non sono notificati dall’ADE: avviso di accertamento dell’Agenzia delle Entrate o avviso di addebito dell’INPS; ecc.
A ogni modo, una volta ricevuta l’istanza, l’ADER sospende la riscossione. Dunque stop a ipoteche, fermi amministrativi, pignoramenti, ecc. L’Agente della riscossione si prende 220 giorni per interfacciarsi con l’Ente creditore che lo ha incaricato per il recupero del credito. Trascorsi 220 giorni senza che l’ADER dia riscontro al contribuente il debito è automaticamente annullato.
Cosa indicare nella richiesta di sospensione?
Nel modello SL1 il contribuente deve attestare la presenza di una delle suddette condizioni: pagamento effettuato prima della formazione del ruolo; provvedimento di sgravio (cancellazione del debito) emesso dall’ente creditore (ad esempio Agenzia delle entrate); prescrizione o decadenza intervenute prima della data in cui il ruolo è stato reso esecutivo; sospensione amministrativa (dell’ente creditore) o giudiziale; sentenza che annulla in tutto o in parte la pretesa dell’ente creditore, emessa in un giudizio al quale l’Agenzia delle entrate-Riscossione non ha preso parte.
Dunque solo in presenza di una di queste condizioni è possibile richiedere la sospensione legale della riscossione. La sospensione legale potrebbe intrecciarsi anche con la rottamazione della cartelle.
La richiesta di sospensione può essere presentata anche on line, tramite la propria area riservata del portale ADER. Servono le credenziali SPID, CIE o CNS.
E’ necessario allegare anche la documentazione a sostegno della propria richiesta.
Ad esempio:
- il provvedimento/i di sgravio emesso/i dall’Ente creditore
- il provvedimento/i di sospensione amministrativa emesso/i dall’Ente creditore
- il provvedimento/i di sospensione giudiziale
- sentenza/e di annullamento emessa/e dall’autorità giudiziaria
- ricevuta/e del versamento effettuato;
- ecc.
Nella domanda andrà specificato l’atto per il quale si richiede la sospensione: cartella di pagamento, avviso di intimazione, preavviso di fermo amministrativo o di ipoteca, atto di pignoramento.
Riassumendo…
- Con una semplice richiesta di sospensione legale della riscossione è possibile sospendere una cartella esattoriale;
- la richiesta permette di bloccare ipoteche, fermi amministrativi, pignoramenti, ecc.;
- la sospensione può essere richiesta anche on line con il modello SL1;
- è sufficiente accedere alla propria area riservata del portale ADER e selezionare l’apposita funzione.