Il bonus mamma previsto dalla legge di bilancio 2024 non è un qualcosa di automatico. Il datore di lavoro (azienda) non può permettersi di applicarlo senza che la lavoratrice non lo abbia espressamente chiesto.
Il beneficio, ricordiamo, è riservato alle lavoratrici madri aventi contratto di lavoro a tempo indeterminato con un numero minimo di figli minori. Si sostanzia nell’esonero totale della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico della lavoratrice stessa. Si applica per il periodo paga 1° gennaio 2024 – 31 dicembre 2026.
Qualche esempio di applicazione
Il bonus mamma è per le lavoratrici madri con 3 o più figli e spetta fino al mese in cui il figlio più piccolo compie 18 anni.
Limitatamente al periodo paga che va dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, il beneficio lo possono avere anche le lavoratrici madri con due o più figli, fino al mese in cui il piglio più piccolo compie 10 anni.
Esempio 1
La sig. Francesca, al 1° gennaio 2024, è lavoratrice dipendente a tempo indeterminato ed ha tre figli. Il più piccolo dei tre compie 18 anni a settembre 2025. In tal caso la sig. Francesca può avere il bonus mamma per il periodo paga che va dal 1° gennaio 2024 al 30 settembre 2025
Esempio 2
La sig. Antonella, al 1° gennaio 2024, è lavoratrice dipendente indeterminato ed ha due figli. Il più piccolo dei due compie 10 anni ad agosto 2024. In tal caso la sig. Antonella può avere il bonus mamma per il periodo paga che va dal 1° gennaio 2024 al 31 agosto 2024.
Esempio 3
La sig. Graziella, al 1° gennaio 2024, è lavoratrice dipendente a tempo indeterminato ed ha due figli. Il più piccolo dei due compie 10 anni a settembre 2024. Nel 2025, a giugno, nasce il terzo figlio. In tal caso la sig. Graziella può avere il bonus mamma per il periodo paga che va dal 1° gennaio 2024 al 30 settembre 2024.
Successivamente, dal 1° giugno 2025 potrà riaverlo fino al mese paga di dicembre 2026.
Domanda bonus mamma, serve la forma scritta?
Come anticipato il bonus mamma lo applica il datore di lavoro (nei flussi Uniemens) ma solo se a chiederlo espressamente è la lavoratrice stessa.
La richiesta deve pervenire al datore di lavoro in forma scritta. Nel modello di domanda bonus mamma, la lavoratrice deve indicare i codici fiscali dei figli che poi il datore riporterà nei flussi Uniemens.
L’INPS evidenzia che i codici fiscali dei figli potranno essere inviati anche direttamente dalla lavoratrice.
Ciò lo si potrà fare tramite apposito applicativo web che l’INPS stesso presto metterà a disposizione.
Si tenga presente che, l’omessa comunicazione dei codici fiscali provocherà la revoca dell’agevolazione.
Riassumendo
- il bonus mamma spetta, per il periodo paga 1° gennaio 2024 – 31 dicembre 2026, alle lavoratrici madri di tre o più figli, figlio al mese di compimento del 18° anno di età del figlio più piccolo
- solo per il periodo paga 2024, spetta anche alle lavoratrici madri con due o più figli, fino al mese in cui il più piccolo compie 10 anni
- per averlo la lavoratrice deve chiederlo (in forma scritta) al datore di lavoro
- qui i chiarimenti INPS bonus mamma (Circolare n. 27/2024).