Come e con quanto andrai in pensione se lavori a partita IVA

Vediamo come e con quanto andrai in pensione. Se lavori a partita IVA. E questo anche perché, rispetto ai lavoratori dipendenti, l'autonomo che va in pensione molto spesso prende dall'INPS un assegno mensile di importo molto basso. Tutto quello che devi sapere.
3 anni fa
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Dal prossimo anno non si potrà più lavorare da esterni senza partita IVA?
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Vediamo come e con quanto andrai in pensione. Se lavori a partita IVA. E questo anche perché, rispetto ai lavoratori dipendenti, l’autonomo che va in pensione molto spesso prende dall’INPS un assegno mensile di importo molto basso.

Nel dettaglio, su come e con quanto andrai in pensione se lavori a partita IVA, la prima cosa da prendere come riferimento è l’ammontare delle entrate medie mensili. Che si ottengono dall’attività di lavoro autonomo. O di piccolo imprenditore.

Come e con quanto andrai in pensione se lavori a partita IVA

Inoltre, a parità di reddito da partita IVA, l’importo della pensione cambia anche in ragione dell’inquadramento ai fini previdenziali.

Per esempio, considerando il lavoratore autonomo iscritto alla Gestione Separata dell’INPS. Ed il libero professionista a partita IVA che, invece, è iscritto alla cassa privata. Quella dell’ordine di appartenenza.

Detto questo, su come e con quanto andrai in pensione se lavori a partita IVA c’è anche da dire che le differenze possono essere legate anche al sistema di calcolo della pensione. Perché chi per il ritiro dal lavoro ha l’assegno calcolato con il sistema retributivo o misto è avvantaggiato, a parità di tutti gli altri requisiti. Rispetto a chi invece va in pensione con il calcolo contributivo.

Quali sono i rischi previdenziali se lavori a partita IVA, massima attenzione ai buchi contributivi

Inoltre, su come e con quanto andrai in pensione se lavori a partita IVA, c’è da aggiungere un’ultima cosa. Ovverosia, che rispetto al lavoratore dipendente chi lavora a partita IVA a parità di reddito è potenzialmente più svantaggiato. In quanto il lavoratore autonomo nel tempo può maturare dei periodi di inattività. Quelli che, di conseguenza, portano ad avere un’anzianità contributiva con qualche buco, ovverosia irregolare. E di conseguenza, alla maturazione dell’età pensionabile, la pensione sarà inesorabilmente di importo più basso.

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