Dal primo luglio 2022 scatta per le Partite IVA Forfettarie l’obbligo di emettere la fattura elettronica. È bene iniziare a prepararsi fin da subito onde evitare di essere impreparati. Fino a questo momento uno dei vantaggi della Partita IVA Forfettaria è stato quello di non dover emettere obbligatoriamente le fatture elettroniche. Vediamo in questa guida come fare una fattura elettronica.
Fattura elettronica: cos’è?
La fattura elettronica è un documento digitale che contiene le stesse informazioni contenute nella fattura cartacea. Sulla fattura elettronica sono riportati i dati del cliente, quelli del fornitore, descrizione dei prodotti o servizi erogati.
La fattura in formato XML deve essere inviata al Sistema di Interscambio (SdI) e viene trasferita con il codice destinatario (codice Univoco) o con l’indirizzo PEC del contribuente.
La trasmissione telematica al Sistema di Interscambio può riferirsi ad una fattura singola oppure ad un lotto ai sensi dell’articolo 21, comma 3, del Decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633.
I prestatori e i committenti residenti, stabiliti o identificati in Italia possono conservare elettronicamente le fatture elettroniche utilizzando il servizio gratuito messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
Per usufruire del servizio di conservazione il titolare di Partita IVA deve preventivamente aderire all’accordo di servizio pubblicato nell’area riservata del sito web dell’Agenzia delle Entrate.
Fattura elettronica: via all’obbligo dal primo luglio anche per i titolari di Partita IVA Forfettaria
Dal primo luglio 2022 i titolari di Partita IVA Forfettaria dovranno obbligatoriamente emettere le fatture elettroniche. Si tratta di una novità estesa alle Partite IVA in regime forfetario con la sola esclusione, fino al 31 dicembre 2023, dei soli contribuenti con ricavi/compensi non superiori a 25.000 euro.
L’esonero dall’obbligo di emettere le fatture elettroniche riguarda le piccole Partite IVA che nell’anno precedente hanno conseguito ricavi non superiori a 25.000 euro.
Per questi soggetti, l’obbligo di fatturazione elettronica tramite il Sistema di Interscambio scatterà a partire dal 1° gennaio 2024.
Come emettere fattura elettronica per titolare di Partita IVA Forfettaria?
Il titolare di Partita IVA Forfettaria per emettere la fattura in formato elettronico deve utilizzare un software. L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione il proprio portale in modo gratuito.
È possibile scegliere anche altri software, che generano la fattura nel formato XML e la inviano al Sistema di Interscambio (SdI). È bene configurare il proprio profilo di fatturazione in modo tale da emettere le fatture in modo corretto.
Si deve procedere alla compilazione dei dati del mittente:
- nome della ditta, ragione sociale, nome e cognome, indirizzo;
- numero di Partita IVA;
- regime fiscale (RF19 per Regime Forfettario);
- Cassa previdenziale, per esempio come Cassa di previdenza e assistenza per gli ingegneri e architetti (INARCASSA), Cassa Forense etc.
Successivamente si deve procedere all’inserimento dei dati del cliente:
- nome della ditta, ragione sociale, nome e cognome, indirizzo;
- numero di Partita IVA;
- Codice univoco, che identifica il destinatario della fattura e aiuta il Sistema di Interscambio a recapitare la fattura;
- PEC del cliente.
Lo step successivo è quello di compilare la fattura con i dati della fatturazione, inserendo la data, il numero progressivo, i prodotti e servizi venduti/erogati e i dati di pagamento.