L’Italia ormai ha un livello di contagi altissimo e nell’ordine dei 100.000 nuovi casi al giorno. Ma la buona notizia è che rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, stiamo avendo cinque volte il numero dei contagiati e un terzo dei morti. In altre parole, il Covid sta diventando sempre meno letale. Ad ogni modo, per evitare di fermare l’economia, il Consiglio dei ministri ha varato nuove norme: niente quarantena per chi ha completato il ciclo vaccinale da meno di 4 mesi e super green pass anche per accedere negli alberghi, strutture sportive e salire sui mezzi pubblici.
In altre parole, si va verso il lockdown per i soli non vaccinati. Al contrario, i vaccinati tendenzialmente saranno esenti da ogni restrizione. Sono stati accolti così gli appelli di virologi come Matteo Bassetti, secondo cui di questo passo e con questi numeri ci sarebbero stati 10 milioni di italiani in quarantena entro un mese. Di fatto, l’Italia si sarebbe fermata.
Contagi in Italia e umore sui mercati
Il boom dei contagi in Italia non è certamente una buona notizia per i mercati. Se anche solo ulteriori restrizioni colpiranno i non vaccinati, resta il fatto che porranno un freno alla crescita dell’economia. Ma questo trend si tira dietro un possibile effetto collaterale gradito agli investitori e che riguarda la corsa al Quirinale. Qualche giorno fa, l’ex ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera sosteneva che l’emergenza sanitaria mitigherebbe il rischio di un prolungamento delle votazioni in Parlamento per eleggere il nuovo capo dello stato.
Se c’è uno scenario molto temuto sui mercati è che, tra tattiche dei partiti e franchi tiratori, il nome del successore di Sergio Mattarella richiederà numerose votazioni. E in questo caso, difficilmente si convergerebbe su quello di Mario Draghi. Invece, l’esigenza di offrire risposte immediate a una Nazione in preda all’emergenza dovrebbe (condizionale più che d’obbligo) spingere le forze politiche a trovare un accordo il prima possibile.
Tutto vero, salvo conseguenze non prevedibile: il boom dei contagi in Italia non deporrebbe di per sé a favore del premier. La sua fortuna politica in Italia ed Europa dipende in larga parte dai successi ottenuti nella lotta alla pandemia, specie in fase di vaccinazione. Con i numeri in netto peggioramento, l’immagine eroica dell’ex banchiere centrale viene parzialmente meno. E se da qui a fine mese continuassero a peggiorare, probabile che in Parlamento gli mancheranno i voti sufficienti per traslocare al Quirinale.