Come impugnare il licenziamento: i termini per ricorrere

L'impugnazione del licenziamento:cosa fare e quali sono i tempi per l'impugnazione
9 anni fa
3 minuti di lettura

Il licenziamento è l’atto con cui il datore di lavoro risolve il rapporto di lavoro. Il licenziamento, per essere legittimo, deve essere supportato da una motivazione idonea a giustificarlo. La perdita del lavoro oltre al danno economico lascia indignazione e rabbia, e chi pensa di aver subito un torto può decidere d’impugnare il licenziamento.

Impugnazione dellicenziamento

L’impugnazione consiste in un atto scritto con il quale il lavoratore esprime la volontà di contestare la validità del licenziamento. La legge non richiede per quest’atto particolari formule, è sufficiente che il lavoratore manifesti per iscritto e in termini chiari al datore di lavoro che intende opporsi al licenziamento (art.6 Legge 604/1966, modificato dall’art. 32 della Legge 183/2010).

Il lavoratore può rivolgersi anche a un sindacato per l’impugnazione del licenziamento. L’impugnazione può essere portata a conoscenza del datore di lavoro con qualsiasi mezzo idoneo, come lettere, telegrammi o fax.   Nelle prossime pagine vedremo quali sono i passi da fare per impugnare il licenziamento.  

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

I titoli di stato dell’Indonesia rendono il 6%

Articolo seguente

Annunci di lavoro truffa: candidature a pagamento