Fra l’ampio ventaglio prodotti offerto dall’emittente elvetico Leonteq, i certificati di investimento, il certificate Phoenix Memory scritto su un determinato titolo merita particolare attenzione, perché dà la possibilità di prendere indirettamente posizione su un un sottostante appartenente al settore utilities attraverso un investimento di denaro relativamente limitato (taglio nominale da 1000 euro).
In questo caso, il sottostante che non ha bisogno di presentazioni, è rappresentato da Eni.
Osservazioni/conclusioni sul sottostante:
- A livello grafico il titolo Eni mantiene una buona impostazione rialzista di medio periodo, nel tentativo di recuperare il terreno perso a causa della pandemia e della disputa sulle decisioni circa le quantità da produrre e dei prezzi del petrolio (attualmente si trova a 12,01 euro, a fronte di un prezzo medio che ha sempre più o meno viaggiato intorno al range 13-20 euro); in ultimo, ma non per importanza, Eni nella maggior parte del tempo ha presentato un andamento laterale (seppur ad ampio range di fluttuazione), diventando una candidata perfetta per la costruzione di un phoenix memory.
- L’azienda presenta fondamentali solidi e rappresenta un interesse strategico nazionale. Appartenendo al settore utilities possiede un infrastruttura che è per sua natura relativamente altamente indebitata, essendo in qualche modo influenzata dal valore di mercato del debito, e di conseguenza dei tassi d’interesse nominali/reali. Ciò non deve essere necessariamente considerato come un segno d’allarme, data la “normale” e costante capacità di effettuare investimenti strutturali, in grado di generare reddito ed onorare il debito contratto insieme alla spesa per interessi.
- La volatilità implicita (per convenzione analizzata su una rollig window a 30 giorni) è mediamente contenuta considerando il periodo storico che dal 2011 ad oggi (ha viaggiato in un range massimo compreso circa intorno a 10%-95%). Attualmente, dato il recente fermento il mercato risulta in fibrillazione, “ancora indeciso” sul se rifiatare prima del più o meno probabile rally di natale o se continuare a correggere in un ottica “fisiologica“: la volatilità implicita risulta infatti attualmente in aumento, circa intorno al 45% (più o meno intorno alla metà del range massimo approssimativo registrato nel suddetto periodo; sarebbe interessante analizzarne lo skew index specifico).
- Sarebbe interessante effettuare un analisi di valutazione, con metriche quali P/E o EV/EBITDA in ottica top-down (Rispetto al mercato generale di riferimento, rispetto al settore e poi al gruppo di pari. Banalmente: FTSE Mib, Utilities e Oil&Gas), e di comportamento rispetto al rischio sistematico nel tempo.
Si passa ora ad esplicare il meccanismo di base del certificato (estrapolato mediante lettura dei documenti fondamentali, che costituiscono il quadro tecnico-normativo per meglio comprendere le caratteristiche primarie del prodotto cartolarizzato).
Leonteq certificati di investimento: punti di forza del Phoenix Memory per investire su Eni
- Barriera europea sul capitale al 65% dei livelli iniziali
- Trigger cedole al 65% dei livelli iniziali
- Cedole mensili condizionate dello 0,54% (max 6,48% annuo) con effetto memoria
- Autocall trigger mensile – che permette di ricevere il rimborso anticipato- osservabile dal 2° trimestre (dal 19.05.2022) e decrescente a step del 5%: dal 100% all’85% dei livelli iniziali (il primo step decrescente dopo 7 mesi, mentre gli altri dopo 12 mesi)
- Prezzo lettera rilevato sulla pagina del sito a circa 983,53 euro – chiusura del 03.12.2020 –
Leonteq certificati, Phoenix Memory per investire su Eni: funzionamento
Questo prodotto, della categoria certificati di investimento conosciuti come Phoenix Memory, è stato emesso da Leonteq il 24.11.2021, ha data di valutazione finale posta al 19.11.2025 (scadenza/liquidazione 26.11.2025), è negoziato su SeDeX ed ha un valore nominale di 1000 euro.
Il Phoenix Memory Leonteq in questione paga cedole trimestrali di 5,4 euro se ogni sottostante non scende oltre il trigger delle cedole, posto al 65% dei livelli iniziali; in caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola, che però viene immagazzinata in memoria e pagata assieme a tutte quelle eventualmente non pagate in precedenza quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando tutti i sottostanti risalgono sopra il trigger in una delle date di valutazione successive.
Inoltre il meccanismo Autocall permette di ottenere il rimborso anticipato, grazie all’autocall trigger mensile, a partire dal 6° mese e decrescente a step del 5% (vedi sopra), aumentando le probabilità del rimborso anticipato: se il prezzo di ogni sottostante è pari o superiore all’autocall trigger il certificato rimborsa il valore nominale più la cedola del mese in questione (e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria); in caso contrario la vita del prodotto continua.
A scadenza, se il prodotto non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:
- se alla data di valutazione finale il sottostante non scende la barriera – della stessa entità del trigger cedolare, il certificato paga il nominale più l’ultima cedola -e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria-;
- in caso contrario il certificato replica linearmente la performance di Eni (ossia con valore peggiore rispetto a quello iniziale, anche detto Worst Of, WO), pagando un valore pari al valore nominale del certificato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) del suddetto sottostante
Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale, il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.
Sottostante
La situazione attuale sul sottostante – di questo certificato Leonteq Phoenix Memory – è la seguente:
- Eni: valore iniziale (12,168 Eur), Barriera/trigger cedola (7,9092 Eur), ultimo prezzo registrato (chiusura al 03.12.2021 a 12,01 Eur, pari al 98,7% del livello iniziale)
Analisi dinamico-oggettiva
In base alle quotazioni attuali del sottostante, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di 983,53 euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante WO dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %) a parità di condizioni sugli altri sottostanti:
Se il certificato non è scaduto anticipatamente paga il nominale più l’ultima cedola condizionata, (assieme a quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria), ottenendo 1005,4 euro, se Eni non scende oltre il -34,14% dall’attuale quotazione.
Infine, se il sottostante scendesse con più forza il certificato perderebbe, in %, un valore sostanzialmente uguale rispetto l’investimento diretto sul sottostante WO stesso (il certificato quota sulla componente lineare).
Codice ISIN del prodotto
Cliccandovi sopra verrete rimandati alla pagina del prodotto.