Ecco come utilizzare un investment certificate Recovery Bonus Cap per puntare su un ulteriore rialzo potenziale di un titolo.
Come specifica il nome infatti, questo tipo di certificati di investimento risponde espressamente all’obiettivo di ottenere dei benefici dal potenziale recupero o rialzo di valore di un sottostante, in questo caso STMicroelectronics, fiore all’occhiello italo-francese attivo nel campo dei semiconduttori.
Osservazioni sul titolo:
- Il titolo proviene da una chiara fase di rialzo iniziata circa all’inizio del 2016 (con performance di oltre il +700% circa), nonostante fasi di brusche correzioni caratterizzate da notevole volatilità. Durante l’ultima fase di “strappo” al rialzo iniziata nella metà del 2021 è salita di circa il +40%.
- Il p/e del titolo, attualmente circa sopra i 20, indica comunque un valore più basso di quello del 2017 (nonostante:1) ci siano metriche più indicative per individuare una eventuale sopra/sottovalutazione; 2) occorrerebbe guardare anche all’intero settore/competitor per un’analisi più approfondita), segno che comunque sia più “sottovalutata” dal mercato, rispetto a se stessa e rispetto al passato.
- Il titolo può inoltre essere definito “aggressivo” poiché presenta attualmente un beta maggiore di 1: ciò significa che mediamente (nonostante i limiti della metrica e quindi anche delle distorsioni di stima), se il mercato di riferimento produce un performance al rialzo/ribasso dell’1%, il titolo provoca un movimento superiore a quello appena detto (es: se beta=1,5, a fronte del +/-1% del mercato di riferimento il titolo segna mediamente un +/-1,5%).
Conclusioni: nonostante il titolo abbia corso parecchio negli ultimi 5 anni sembra ci possa essere ulteriore spazio per il rialzo.
Non avendo la pretesa di stimare quale sia il suo valore futuro, chi vuole ottenere un piccolo rendimento potenziale (dato, in termini assoluti, dalla differenza fra prezzo di vendita/importo di rimborso – prezzo di emissione/di acquisto) in cambio di una protezione sull’investimento fatto (e quindi limitando anche il guadagno sul potenziale rialzo ulteriore del titolo rispetto al cap), può dare un’occhiata al Recovery Bonus Cap Société Générale di recente emissione.
Punti salienti dell’investment certificate Recovery Bonus Cap Société Générale
- Barriera americana intraday/pagamento bonus al 79,3% del livello iniziale
- Bonus (coincidente al cap) al 116,31% del valore nominale/valore iniziale
- Prezzo lettera rilevato sulla pagina del sito -chiusura del 10.11.2021- a 96,45 euro
Funzionamento dell’investment certificate Recovery Bonus Cap Société Générale
Questo investment certificate Recovery Bonus Cap Société Générale è stato emesso il 28.10.2021, ha data di osservazione finale della barriera posto al 16.06.2022 (scadenza 23.06.2022), è negoziato su SeDex ed ha un valore nominale di 85,977 euro. Il prezzo di emissione è stato di 90,25 euro.
Alla scadenza si prospettano due scenari:
- se per tutto il periodo di monitoraggio della barriera (per questo chiamata americana intraday) il valore del sottostante è rimasto sempre superiore alla barriera il certificato paga l’importo massimo di 100 euro
- in caso contrario, ovvero se il sottostante è pari od inferiore alla barriera, il certificato paga un importo pari al valore nominale per la performance negativa del sottostante (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale), e che comunque non può superare il cap (posto uguale al bonus per ragioni di semplicità di costruzione/risparmio del prodotto)
Sottostante
La situazione attuale del sottostante dell’investment certificate Recovery Bonus Cap Société Générale è la seguente:
- STMicroelectronics: valore iniziale (37,83 Eur), Barriera (30 Eur), cap (44 Eur), ultimo prezzo registrato (chiusura del 10.11.2021 a 43,42 Eur, pari al 114,78% del valore iniziale)
Notare: il titolo si trova sopra il valore iniziale.
Analisi dinamico-oggettiva
Alle quotazioni attuali di Unicredit, e con un prezzo lettera (= di acquisto per l’investitore) di 96,45 euro del certificato, questo sarebbe il profilo di payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del certificato, data da Val Rimb Cert, al variare del prezzo del sottostante dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr sottost: in verde gli aumenti/guadagni, in rosso i decrementi/perdite):
se il sottostante fino alla data di monitoraggio finale non è mai sceso oltre il -30,9% dall’attuale quotazione, a scadenza il certificato paga l’importo massimo di 100 euro, ottenendo un rendimento del +3,68% rispetto il suddetto prezzo lettera.
Se il sottostante scende con maggior forza la perdita % sperimentata sul certificato è leggermente inferiore a quella sperimentata dal sottostante, quotando con un piccolissimo sconto sulla componente lineare che, arrotondando va dall’1,4% all’1,69% circa (che rientra nella mia personale tolleranza. Vedi: I certificates: quotazione a sconto o a premio sulla lineare. Una delle determinanti è la volatilità!)
Rispetto al prezzo di emissione del certificato – 90,25 euro -, al prezzo lettera attuale di 96,46 euro il rialzo % è stato del +6,88%, mentre rispetto al valore nominale è salito del 12,18%. Il tutto a fronte di un rialzo del valore del titolo complessivo (ossia dal valore iniziale al valore attuale) del +14,78%, che è ad un soffio dal cap. Ciò potrebbe indicare che l’attuale volatilità implicita è relativamente bassa rispetto al valore passato, e dato che il titolo ha corso molto è probabile che in un futuro più o meno lontano possa passare una fase di distribuzione caratterizzata da volatilità.
Naturalmente di certezze non ce ne sono però se si vuole ottenere un piccolo rendimento potenziale è possibile dare uno sguardo al prodotto che soddisfa questa esigenza.
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