Com’è la vita post-lockdown? Se per alcuni lo smart working e, più in generale, il lavoro digitale è stata una manna dal cielo, per altri il coronavirus ha avuto (e avrà) conseguenze serie in termini economici. Lo afferma l’ultimo Rapporto Coop, intitolato “Economia, consumi e stili di vita degli italiani di oggi e domani”, dove viene messo in evidenza come molte famiglie italiane siano tornate indietro di decenni rispetto al periodo pre-coronavirus. E se prima “l’ottimismo era il profumo della vita”, quei tempi adesso sono lontani: gli italiani, infatti, insieme agli spagnoli sono il popolo più pessimista d’Europa circa il futuro che li attende.
Il 38% degli italiani teme seri problemi economici nel 2021
Il 2020 non si è ancora concluso, con le vacanze estive terminate da pochi giorni. Quest’anno, e non poteva essere altrimenti, è stato in tutto e per tutto una stagione anomala, influenzata pesantemente dal coronavirus. In tanti però già pensano al 2021, e lo fanno in maniera negativa. Infatti, il 38% pensa che il prossimo anno avrà seri problemi economici da fronteggiare. Non solo, perché tra di loro, il 60% ha paura di essere costretto a prelevare dai propri risparmi o chiedere un aiuto a Governo, banche, parenti o amici. Soltanto il 17% degli italiani, invece, guarda al futuro con ottimismo, pensando che il 2021 possa rappresentare un miglioramento delle condizioni economiche. In merito a questo, il Rapporto Coop specifica che si tratti di persone appartenenti in particolare alla cosiddetta upper class.
L’identikit degli italiani che si sentono più a rischio nel 2021
Come prevedibile, il profilo degli italiani che rientrano nel 38% identificato dal recente rapporto è costituito dai ragazzi giovani e le donne, vale a dire le classi più fragili della società moderna. Quale sarà per loro il futuro? La situazione economica resterà in questi termini anche nei prossimi mesi?
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