Il futuro dell’auto elettrica sembra segnato. Il mercato tedesco, in particolar modo, sembra guardare verso questo segmento di mercato e non sembra un caso visto che nel 2025 si stima che le auto elettrificate rappresenteranno il 25% del mercato.
La rivoluzione per Volkswagen
Secondo un recente articolo di ItaliaOggi la Volkswagen ha annunciato un piano investimenti per quanto riguarda l’auto elettrica. In particolare si stimano 44 miliardi di euro nei prossimi 5 anni per puntare a questo segmento di mercato. Lo scopo ovviamente è aumentare la produttività del 30% entro il 2025, il fatidico anno in cui si pensa che l’auto elettrica possa aver raggiunto una grossa percentuale. Volkswagen, in particolare, punterebbe a produrre 330mila veicoli elettrici all’anno. In un recente articolo de Il Sole 24 Ore si parlava anche di come la casa automobilistica tedesca abbia intenzione di vendere auto elettriche a 25mila euro nel prossimo futuro. La crescita delle auto elettriche e ibride, d’altronde, non sembra arrestarsi. Secondo un’indagine di Nomisma realizzata in collaborazione con Bper Banca e SIFÀ (Società Italiana Flotte Aziendali), soltanto nei primi 10 mesi dell’anno si è assistito ad una crescita dell’1,2%, 4,4% del totale delle vendite rispetto all’anno precedente. Basti pensare che il colosso General Motors sta pensando di tagliare dei posti di lavoro per puntare maggiormente al segmento delle auto a guida autonoma ed elettriche. Nonostante tutto sembra che il 56% degli automobilisti ancora non abbia conoscenze in merito all’auto elettrica, che viene vista, forse, come un veicolo costoso e per pochi, considerando che mancano i punti di ricarica. A dare uno scossone potrebbero essere gli incentivi per il 40% dei casi che potrebbero spingere all’acquisto di mezzi green. Ti potrebbe interessare anche: Auto diesel Euro 3: quante sono quelle che rischiano lo stop e il futuro del mercato con l’auto elettrica
A rimetterci i lavoratori?
Tornando al discorso Volkswagen, sempre in base all’articolo di ItaliaOggi, il nuovo piano industriale del colosso tedesco avrebbe allarmato i sindacati in merito ai posti di lavoro che questa scelta potrebbe causare. Il riferimento è sempre ai tagli, si pensa a 436 mila dipendenti del settore che potrebbero rimanere a casa. Le auto elettriche, infatti, richiedono meno attività per essere assemblate rispetto a quelle diesel o benzina, ecco perché le industrie finirebbero per tagliare posti di lavoro. Le conseguenze, secondo questa prospettiva, ci saranno anche per il settore manifatturiero dell’Italia del Nord dove sorgono imprese legate all’industria automobilistica tedesca. Al momento, dunque, la questione rimane spinosa. Da un lato un futuro con le auto elettriche e ibride potrebbe salvare l’ambiente e ridurre moltissimo l’inquinamento nelle grandi città, che ad oggi resta un tarlo importantissimo considerando i blocchi delle auto diesel attivi in alcune regioni del Nord quali Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna. Dall’altro il pensiero va ai dipendenti delle industrie tedesche, e di riflesso anche alle imprese italiane secondo questo scenario, che a causa di questi progetti green potrebbero rimetterci il posto di lavoro, anche se, di conseguenza, nascerebbero altre professioni e dunque nuove opportunità. Leggi anche: Aumento Pil e gettito per l’Erario: gli effetti della proposta sugli incentivi rottamazione 2019