Sui social network spopolano le narrazioni di fantasia su immigrati che ruberebbero i sussidi senza averne diritto, lavorando in nero e non pagando le tasse. L’ultima in ordine di tempo racconta di un uomo marocchino che vive nel nostro Paese da 13 anni, percepisce numerosi aiuti dello Stato e guadagnerebbe bene senza dichiarare alcun guadagno.

Non è tutto: la madre vivrebbe in Italia percependo addirittura la pensione. Il post, che raccoglie numerose condivisioni, recita:

«Ecco, io non capisco: un marocchino racconta che abita in Italia da 13 anni e ha sempre fatto lavori saltuari, tutti in nero, un po’ dappertutto, con tanto di permesso di soggiorno. È sposato e ha tre figli. Da due anni ha la cittadinanza italiana, così come tutta la sua famiglia e abita in una casa popolare».

L’elenco dei dettagli prosegue:

«Percepisce il Reddito di Cittadinanza di 780 euro perché il suo ISEE è pari a zero; per la moglie e ogni figlio riceve un assegno familiare di 175 euro. L’assegno che riceve dall’INPS è pari a 1.480 € al mese. Naturalmente, continua a lavorare in nero guadagnando circa 800/900 euro al mese. La madre vedova compirà i 65 anni a luglio e farà il ricongiungimento familiare in Italia con il figlio (le pratiche sono già avviate: mancano data e firma) e percepirà un assegno di pensione sociale di 580 euro. La signora anziana, pur mantenendo la residenza in Italia, potrà tranquillamente domiciliare in Marocco, dove uno stipendio medio è di circa 250 euro, quindi 580 euro sono soldi da benestante. Il tutto senza che nessuno abbia mai rimesso un centesimo di contributi INPS. Ci sono italiani che hanno lavorato versando oltre 40 anni di contributi e superano appena 1.000 € nette al mese. C’è qualcosa che non funziona o è solo una mia impressione? Mi faccio delle domande…»