Come chiarito nella risoluzione n.1/E dell’Agenzia delle Entrate, dal 2019 per le fatture nel regime forfettario non dovranno necessariamente seguire l’ordine progressivo. L’importante è che la fattura sia identificabile in modo certo e univoco. Vediamo più da vicino che cosa è cambiato e come possono essere numerate le fatture nel regime forfettario dal 2019.
Numerazione fattura elettronica anche non progressiva: regole forfettario 2019
Ricordiamo che dal primo gennaio 2019 è scattato l’obbligo di fattura elettronica. I titolari di partita IVA nel regime agevolato però sono esenti da questo adempimento e possono continuare senza problemi ad emettere fattura cartacea (peraltro entro una soglia massima rivista di reddito).
Esempi numerazione fattura forfettario 2019
Volendo schematizzare in modo pratico le modalità ammesse di numerazione della fatturazione nel regime si possono individuare 2 possibili soluzioni.
Si può continuare a numerare le fatture in ordine progressivo sulla base dell’anno solare, quindi ad esempio,
fattura n. 1/2019, n. 2/2019, n. 3/2019 (o anche fattura n. 2019/1, n. 2019/2, n. 2019/3 etc).
Ogni anno la prima fattura sarà la numero 1 ma la presenza dell’anno nel numero serve a farla riconoscere in modo certo e univoco.
Ma si potrà da quest’anno anche semplicemente indicare
fattura n. 1, n.2, n.3 e procedere così senza interrompere e azzerare la numerazione a fine anno proseguendo così per tutta la durata dell’attività d’impresa.
La cosa fondamentale è comunque che ogni fattura abbia un codice identificativo unico e certo.
Speriamo che questi chiarimenti possano servire sia a chi opera nel regime forfettario sia a chi si interfaccia con un cliente o fornitore in questo regime ed è in dubbio se poter ritenere la fattura valida oppure no.