Come pagare il canone Rai con F24 fuori dalla bolletta della luce

Non tutti sanno che è possibile pagare il canone rai anche tramite il Modello F24, ma soltanto in alcuni specifici casi.
3 anni fa
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Il canone Rai è dovuto da chiunque abbia un apparecchio televisivo. Dal 2016 i titolari di utenza elettrica per uso domestico residenziale effettuano il pagamento del canone mediante addebito nella fattura dell’utenza di energia elettrica. Questi utenti, quindi, non potranno più pagare tramite bollettino postale. Ad ogni modo, non tutti sanno che è possibile pagare questa tassa anche tramite F24, ma soltanto in alcuni casi. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Canone rai in bolletta

Il canone rai in bolletta, lo ricordiamo, è stato voluto dal governo Renzi nell’ormai lontano 2016.

Prima di allora, complice la difficoltà nei controlli, sempre più ‘furbetti’ decidevano di non pagarlo.

Il pagamento del canone mediante addebito nella fattura dell’utenza di energia elettrica ha consentito di fermare questo fenomeno e al tempo stesso di abbassarne il costo.
Si è passati infatti da un costo per il canone rai da 113 euro a 90 euro. Più del 20% di riduzione. Allo stesso tempo, molte più persone sono costrette a pagarlo, con un grande vantaggio per entrambe le parti.

Quando si utilizza il modello F24 per pagare?

Come già detto in apertura, esistono alcuni casi in cui il pagamento del canone rai può essere effettuato tramite il modello F24. In particolare:

  • Quando nessun componente della famiglia sia titolare di contratto elettrico di tipo domestico residenziale;
  • per il pagamento del canone da parte dei cittadini per i quali la fornitura di energia elettrica avviene nell’ambito delle reti non interconnesse con la rete di trasmissione nazionale.

In questi casi, è possibile pagare il canone:

  • in un’unica soluzione annuale, entro il 31 gennaio;
  • in due pagamenti semestrali, rispettivamente entro il 31 gennaio e il 31 luglio;
  • in quattro rate trimestrali, rispettivamente entro il 31 gennaio, il 30 aprile, il 31 luglio e il 31 ottobre.

Gli importi sono indicati nella Circolare n. 45/E del 30 dicembre 2016.

 

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