Come pagare l’IMU online: guida ai pagamenti digitali

Come versare l'IMU online? Ecco la guida ai pagamenti digitali e quali strumenti poter utilizzare per adempiere a questo dovere.
1 mese fa
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Come pagare IMU online
Foto © Pixabay

L’Imposta Municipale Propria, meglio conosciuta come IMU, deve essere pagata dai proprietari di immobili, di aree edificabili e di terreni agricoli. Il tempestivo e corretto pagamento è fondamentale per evitare pesanti sanzioni. In questa guida vedremo assieme chi deve pagare tale imposta e soprattutto quali strumenti poter utilizzare per effettuare il relativo pagamento online.

IMU, che cos’è e chi deve pagarla

Introdotta con il Decreto legislativo numero 23 del 14 marzo 2011 con l’intento di semplificare la tassazione sulle proprietà immobiliari​ e finanziare i Comuni, l’Imu è una delle tasse più rilevanti per i proprietari di immobili nel nostro Paese.

Viene applicata principalmente sulle seconde case, gli immobili commerciali e altri tipi di proprietà. Entrando nei dettagli deve essere pagata dai proprietari di fabbricati non utilizzati come abitazione principale, di aree edificabili e terreni agricoli.

Ma non solo, sono tenuti al relativo pagamento anche i soggetti titolari di diritti reali come usufrutto, uso, enfiteusi e superficie. Stesso discorso anche per i genitori affidatari di immobili in seguito alla sentenza del giudice; concessionari di aree demaniali e locatari di immobili in leasing finanziario. Si ha diritto all’esonero sulla prima casa, ad eccezione delle abitazioni principali considerate di lusso, ovvero quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.

Esenzioni previste per il 2024

Non tutti i proprietari hanno l’obbligo di pagare l’IMU. Ad esempio si ha diritto all’esonero dal pagamento di tale imposta sulla prima casa e relative pertinenze. Non si ha però diritto all’esonero sulla prima casa se si tratta di immobili di lusso. Viene riconosciuto l’esonero dall’IMU per gli alloggi sociali e la casa coniugale assegnata al coniuge in seguito ad una separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio.

Non devono pagare l’IMU nemmeno le cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale.

Stesso discorso per quanto concerne gli immobili posseduti, e non concessi in locazione, dal personale in servizio permanente appartenente alle Forze armate, alle Forze di polizia ad ordinamento militare, dipendenti delle Forze di polizia ad ordinamento civile, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e personale con carriera prefettizia.

Sono esenti IMU anche i terreni agricoli condotti e posseduti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali come previsto dall’articolo 1 del decreto legislativo numero 99 del 2004.

Chi ha diritto a pagare un importo più basso

In determinati casi è possibile pagare di meno. Ad esempio, in base a quanto stabilito dall’articolo 1, comma 747 della legge numero 160 del 27 dicembre 2019, si ha diritto ad una riduzione del 50% della base imponibile IMU per i fabbricati di interesse storico o artistico e per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e per questo non utilizzati. Lo stato di inagibilità o inabitabilità devono essere accertate dall’ufficio tecnico comunale.

Ogni Comune, ricordiamo, può definire autonomamente dei casi di riduzione o esonero. Si consiglia pertanto di rivolgersi agli enti territoriali competenti per avere maggiori informazioni in merito e conoscere eventuali agevolazioni a cui si ha diritto, che permettono di pagare di meno o addirittura non pagare affatto l’IMU.

Scadenze IMU

I soggetti interessati possono pagare l’Imposta Municipale Propria in un’unica soluzione entro il 16 giugno. In alternativa si può optare per il pagamento in due rate. Il quest’ultimo caso la prima rata scade il 16 giugno, mentre la seconda deve essere versata entro il 16 dicembre. Nel caso in cui uno di questi giorni cada di sabato o domenica, la data di scadenza viene fatta slittare al lunedì successivo. Basti pensare al giorno 16 giugno 2024 che è caduto di sabato e pertanto i soggetti interessati hanno avuto tempo per versare l’imposta fino al 17 giugno.

Differenza tra prima e seconda rata

Qual è la differenza tra la prima e la seconda rata? Ebbene, nel caso in cui si opti per il pagamento in due rate, ricordiamo che la prima rata rappresenta l’acconto. Entrando nei dettagli con la rata di giugno si paga l’IMU dovuta per il primo semestre, calcolata tenendo conto delle aliquote e delle agevolazioni stabilite dal Comune l’anno precedente.

Con la rata di dicembre, invece, si effettua il saldo. Quest’ultimo viene determinato tenendo conto delle aliquote pubblicate sul sito del Dipartimento delle finanze del MEF, alla data del 28 ottobre dell’anno di riferimento.

In pratica a giugno si paga la metà di quanto versato l’anno precedente, mentre a dicembre si fa il conguaglio in base a quanto stabilito dal Comune per l’anno in corso.

Come pagare l’IMU online: le opzioni disponibili

A prescindere che si preferisca pagare in un’unica soluzione oppure in due rate, sono diverse le opzioni di pagamento tra cui poter scegliere. Come riportato sul sito del Dipartimento delle Finanze, il versamento dell’IMU deve essere effettuato attraverso una delle seguenti modalità:

modello F24;
bollettino di conto corrente postale con esso compatibile.
A seguito dell’adozione di apposito decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministero dell’interno e con il Ministero per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, sentita la Conferenza Stato-città ed Autonomie locali, il versamento potrà essere effettuato anche utilizzando la piattaforma di cui all’art. 5 del D. Lgs. 7 marzo 2005, n. 82 (pagoPA)”.

Per effettuare i pagamenti online, ricordiamo, è possibile sfruttare i servizi di home banking o quelli messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

Il modello F24 per il pagamento dell’IMU

Se ci si rivolge ad un intermediario, come ad esempio un CAF, quest’ultimo provvede a rilasciare un F24 già compilato comprensivo dell’importo da pagare. In alternativa bisogna provvedere in autonomia alla relativa compilazione.

In quest’ultimo caso è fondamentale indicare correttamente i dati richiesti ed in particolare i codici tributi, che permettono di identificare in modo corretto la tipologia di immobile, il Comune e il tipo di versamento. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo come funziona.

Come compilare il modello F24 per l’IMU

Di primo acchito la compilazione del modello F24 può risultare alquanto complessa. Prestando attenzione ad alcuni semplici passaggi, però, è possibile svolgere tale operazione in modo corretto, evitando possibili errori. Entrando nei dettagli, bisogna innanzitutto completare la sezione contribuente dove devono essere indicati il codice fiscale, i dati anagrafici e il domicilio fiscale.

A seguire si deve compilare la sezione “Imu ed altri tributi locali“, avendo l’accortezza di indicare il codice catastale del proprio Comune che, ad esempio, per la città di Roma è H501. Tale codice è formato da quattro caratteri ed è facilmente rinvenibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate o nelle delibere del Comune di riferimento.

Si prosegue barrando la casella “Acc” se si paga l’acconto Imu o la casella “Saldo” nel caso in cui si tratti della seconda rata. Bisogna barrare entrambe le caselle se si desidera versare l’IMU in un’unica soluzione. Nella casella “Num. immob.” si deve indicare il numero di immobili per cui si effettua il versamento.

A seguire si deve inserire il codice tributo appropriato. Nella casella inerente l’anno di riferimento si deve indicare l’anno di competenza, avendo l’accortezza di iscrivere questo dato per esteso. Ad esempio per l’anno in corso bisogna scrivere 2024. Per finire nella casella “Importi a debito versati” si deve indicare l’importo totale da pagare.

Nel caso in cui si vantino importi a credito, ovviamente, quest’ultimi devono essere inclusi nel calcolo totale in modo tale da conteggiarli e pagare così di meno.

Sezione tributi locali: inserimento dei codici tributo IMU

Come già detto, sul modello F24 bisogna indicare il codice tributo corretto, tenendo conto dell’immobile di proprietà. Come si evince dal sito dell’Agenzia delle Entrate i codici tributo da prendere in considerazione sono i seguenti:

  • 3912 – imposta municipale propria su abitazione principale e relative pertinenze – comune;
  • 3913 – imposta municipale propria per fabbricati rurali ad uso strumentale – comune;
  • 3914 – imposta municipale propria per i terreni – comune;
  • 3915 – imposta municipale propria per i terreni – stato;
  • 3916 – imposta municipale propria per le aree fabbricabili – comune;
  • 3917 – imposta municipale propria per le aree fabbricabili – stato;
  • 3918 – imposta municipale propria per gli altri fabbricati – comune;
  • 3919 – imposta municipale propria per gli altri fabbricati – stato;
  • 3923 – imposta municipale propria – interessi da accertamento – comune;
  • 3925 – imposta municipale propria per gli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale d – stato;
  • 3930 – imposta municipale propria per gli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale d – incremento comune.

Servizi di pagamento online forniti dall’Agenzia delle Entrate

Il pagamento online con modello F24 può essere effettuato da tutti coloro che sono titolari di un conto corrente bancario o postale. A tal fine è bene sapere che l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione la piattaforma F24 Web, grazie a cui è possibile compilare online il modello F24. Bisogna quindi inserire i dati anagrafici, il codice del tributo che si deve pagare, l’importo e l’anno di riferimento. Si invita a prestare attenzione ad indicare correttamente il codice IBAN del conto corrente da cui verranno prelevate le somme da pagare.

Nel momento in cui si invia il modello F24 online tramite il servizio dell’Agenzia delle Entrate, infatti, si avvia un ordine di addebito sul proprio conto corrente a favore dell’Agenzia delle Entrate. Se si indica un conto errato o quest’ultimo risulta incapiente, l’operazione non va a buon fine e il contribuente risulta inadempiente. Una volta completata l’operazione si deve cliccare sul pulsante “conferma” e in poco tempo si riceve la ricevuta di avvenuto pagamento.

Home banking: portali bancari e applicazioni

La maggior parte degli istituti bancari offrono la possibilità di effettuare telematicamente il pagamento tramite F24. A tal fine è sufficiente accedere alla sezione ad hoc disponibile sul sito istituzionale o applicazione della banca di riferimento. Anche in questo caso bisogna compilare il modulo con i dati richiesti. Una volta ultimata tale operazione bisogna inserire la password e confermare l’ordine di pagamento.

PagoPA per il pagamento dell’IMU

PagoPA è una piattaforma che permette ai contribuenti di effettuare i pagamenti a favore della Pubblica Amministrazione. Una volta autenticati tramite le proprie credenziali SPID o il proprio indirizzo e-mail bisogna scegliere tra una delle modalità di pagamento disponibili, quali carte di debito, carte di credito, conto correnti o altri strumenti disponibili.

Come calcolare l’IMU

Onde evitare spiacevoli sorprese è utile sapere come calcolare l’IMU. Per effettuare questa operazione bisogna conoscere alcuni dati fondamentali quali la rendita catastale dell’immobile. Quest’ultima va rivalutata per il coefficiente che differisce in base alla tipologia di immobile.

Ad esempio gli immobili della categoria catastale A, C/2, C/6 e C/7 hanno moltiplicatore pari 160, ad eccezione della categoria A/10 che ha un moltiplicatore pari a 80. Si ottiene in questo modo la base imponibile su cui applicare la percentuale dell’aliquota stabilita dal Comune. Quest’ultimo valore risulta differente da un Comune all’altro e oscilla dallo 0,4% allo 0,76%.

Errori comuni e come evitarli

Onde evitare possibili errori o ritardi si consiglia di rivolgersi ad un esperto del settore, come ad esempio un CAF.  Se invece si decide di fare tutto in autonomia, si invita a controllare attentamente di aver compilato correttamente il modello F24, inserendo tutti i dati richiesti e gli importi dovuti.

È fondamentale assicurarsi che il totale indicato sia corretto prima di procedere con il pagamento. La corretta compilazione del modello F24 è indispensabile per essere sicuri che il versamento dell’IMU sia correttamente attribuito ed evitare così di dover pagare pesanti sanzioni.

Conclusione

L’IMU deve essere pagata dai proprietari di immobili, terreni agricoli e aree edificabili. Non tutti però sono tenuti al relativo pagamento e per questo è bene sapere chi ha diritto alla relativa esenzione. Onde evitare spiacevoli inconvenienti, inoltre, può essere utile sapere come si calcola il relativo importo e soprattutto come effettuare il relativo versamento.

Tanti e diversi, d’altronde, sono gli strumenti grazie a cui poter effettuare online il pagamento dell’IMU. Il consiglio è quello di scegliere l’opzione più adatta alle proprie esigenze, avendo sempre e comunque l’accortezza di controllare in modo scrupoloso i vari dati inseriti. In questo modo è possibile evitare errori che potrebbero comportare sanzioni che finirebbero per pesare più del dovuto sui risparmi personali.

Riassumendo…

  • L’IMU è carico dei proprietari di immobili, di aree edificabili e di terreni agricoli.
  • Alcuni contribuenti hanno diritto all’esenzione o ad una riduzione dell’importo.
  • Il versamento dell’IMU può essere effettuato in un’unica soluzione oppure in modo rateale.
  • Il versamento può essere effettuato tramite piattaforma PagoPa, modello F24, bollettino di conto corrente postale compatibile.
  • Per effettuare i pagamenti online è possibile sfruttare i servizi di home banking o quelli messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

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