ISEE: come evitare saldo e giacenza media conti bancari e postali

Come fare a rinnovare l'ISEE 2023 e perché si può fare tutto comodamente da casa con SPID e CIE.
2 anni fa
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Come rinnovare l’ISEE? Con l’arrivo del nuovo anno sarà uno degli impegni da mettere a calendario. Parliamo del principale certificato che serve ai contribuenti per avere accesso alle principali misure assistenziali e non, oggi previste. Dal reddito di cittadinanza all’assegno unico, tutto è collegato all’ISEE. Gli interessati devono presentare la DSU (Dichiarazione sostitutiva unica). È l’autocertificazione necessaria per ottenere l’ISEE. E a gennaio scade l’ISEE 2022, quindi bisogna correre ai ripari. Per continuare a prendere ciò che si percepisce già, il rinnovo deve essere quanto più repentino possibile.
Anche perché cambia l’anno di riferimento di redditi e patrimoni. E l’INPS, per esempio, congelerà le prestazioni a chi non rinnova subito la certificazione.
“Gentile redazione, vi chiedo di spiegarmi cosa cambierà l’anno prossimo con l’ISEE. Prendo l’assegno unico sui miei due figli. Ho un ISEE 2022 di 14.500 euro. Continuerà a percepirlo anche l’anno venturo? So che non devo rifare domanda ma semplicemente rinnovare l’ISEE. Premetto che lo scorso anno l’ho richiesto a marzo proprio per l’assegno unico dal momento che in passato non ho mai avuto bisogno di ISEE. Rinnovo che significa? E poi, continuerà a essere dello stesso importo o cambierà?”

Come rinnovare l’ISEE di gennaio e cosa cambia

Rispetto all’ISEE 2022, cambia l’anno di riferimento. Infatti occorre fare riferimento a reddito e patrimonio del nucleo familiare del 2021 e non del 2020. Oltre alle dichiarazioni dei redditi di tutti i componenti il nucleo familiare che hanno prodotto nel 2021 (730, modello Redditi PF o CU), occorre riportare il saldo la giacenza media dei conti correnti, delle carte di credito, di quelle di debito e di tutte le altre forme di risparmio bancario e postale, al 31 dicembre 2021. Cambia tutto quindi rispetto all’ISEE attuale, e naturalmente qualsiasi titolare di una prestazione assistenziale, di un bonus e via dicendo, dovrà verificare se continuano a essere quelle idonee al diritto allo stesso beneficio.
Compreso l’assegno unico e universale sui figli a carico sotto i 21 anni di età, come è il caso della nostra lettrice.

Assegno unico e cosa può variare se varia l’ISEE

Un tipico esempio può essere l’assegno unico e universale sui figli a carico sotto i 21 anni di età. Infatti non è detto che quanto percepito nel 2022 da parte degli interessati, continuerà a essere percepito anche nel 2023. Superare i 40.000 euro infatti significa prendere la soglia minima dell’assegno pari a 50 euro al mese. Allo stesso modo, l’assegno unico e universale sui figli a carico ha un importo massimo prestabilito al netto delle maggiorazioni, pari a 175 euro a figlio. Ma solo con un ISEE fino a 15.000 euro. Se la nostra lettrice, alla luce del nuovo ISEE, supera questa soglia, l’assegno verrà ricalcolato dall’INPS e quindi abbassato.

La versione fai da te e cosa è cambiato con le modifiche dell’INPS

Per poter ottenere l’ISEE bisogna quindi andare in banca o alle poste oppure scaricare la giacenza media dei vari conti correnti di tutti i componenti del nucleo familiare dalle applicazioni di Home Banking. Sono i documenti che comunemente, insieme ai redditi, i patronati e i CAF chiedono agli interessati. Una cosa non certo semplice da fare ed è un adempimento molte volte complicato. Molto più semplice invece provvedere a rinnovare l’ISEE tramite lo SPID o la Carta di Identità Elettronica accedendo alla sezione del sito dell’Inps dedicata proprio all’ISEE. In questo modo i beneficiari delle prestazioni assistenziali potranno rinnovare l’ISEE comodamente da casa e senza particolari problematiche. Per ottenere l’ISEE però occorre essere autorizzati dai componenti maggiorenni del nucleo familiare. Autorizzazione che ogni componente di età superiore a 18 anni può concedere dal suo SPID personale.
In alternativa, occorre la verifica dell’INPS. Il dichiarante, cioè colui che richiede l’ISEE, deve inserire il codice fiscale di ogni componente maggiorenne e il numero identificativo della tessera sanitaria di ognuno di essi. In questo modo l’INPS verificherà la bontà dei dati e consentirà al dichiarante di provvedere alla richiesta in versione precompilata. Tutti i dati reddituali e patrimoniali, comprese le giacenze bancarie di ogni componente della famiglia usciranno automatiche sul modello.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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