Il 2022 è iniziato con rincari di ogni genere: dalla benzina ai generi alimentari passando per le bollette. Per questo in molti si chiedono se c’è un modo per risparmiare su Imu e Tari, se ci sono delle agevolazioni. Prima di tutto ricordiamo che l’Imu è l’imposta municipale unica/propria che grava sugli immobili ad uso abitativo (non sulla prima casa), commerciale e sui terreni. La Tari invece è la tassa sui rifiuti in Italia che serve a coprire il costo del servizio di raccolta/smaltimento rifiuti.
Imu e Tari, si può risparmiare? Ci sono agevolazioni?
L’Imu come tutti sapranno è pagata da chi ha un immobile di lusso ovvero accatastato come categoria A1, A8 e A9. Tutti gli altri sono esenti. Quali sono allora i modi per risparmiare sull’Imu soprattutto per la seconda casa? Per la legge è inagibile una casa talmente degradata che non è possibile aggiustare nemmeno con gli interventi di manutenzione ordinaria/straordinaria. Per essa è necessario intervenire con interventi di risanamento/restauro. In questo caso si ha diritto ad una riduzione del 50% della base imponibile ai fini Imu. La tassa è ridotta del 50% inoltre per le seconde case di interesse storico artistico ma la presentazione della dichiarazione deve avvenire entro il 30 giugno dell’anno successivo anche se essa è stata concessa ad altri. Dall’anno 2021, poi, chi non risiede in Italia ed ha una pensione nello Stato di residenza per una sola casa non locata e non concessa in comodato d’uso si paga il 50% in meno dell’Imu. Inoltre si ha la riduzione di due terzi della Tari.
Agevolazioni Imu e Tari
Nel caso in cui si abbia un contratto di fitto a canone concordato, l’Imu è ridotta al 75% ai sensi dell’articolo 1 comma 760 della legge numero 160 del 2019. Anche in questo caso si deve presentare dichiarazione entro il 30 giugno dell’anno seguente.
La Tari a differenza dell’Imu non è dovuta per case che non producono rifiuti come quelle inagibili o che non sono utilizzate. È però necessario presentare la dichiarazione entro il 30 giugno dell’anno successivo. La Tari si applica in base ai membri del nucleo familiare mentre per le seconde case a disposizione dove non si ha la residenza si stima un numero di componenti che potrebbe essere sbagliato. Quindi bisogna controllare il conteggio della Tari e presentare un eventuale dichiarazione per avere degli sconti.
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