Ultimamente è diventato un argomento tra i più discussi e dibattuti. Parliamo naturalmente dell’aumento delle bollette energetiche, cioè quelle del gas e soprattutto quelle della luce. Infatti la stragrande maggioranza delle case italiane hanno utenze di questo genere. E se a volte esistono case prive di metano, e quindi senza bolletta del gas, probabilmente non esistono case prive di energia elettrica. E vista la diffusione, è l’aumento esponenziale delle bollette della luce ciò che maggiormente interessa. Ma se si parla di bollette energetiche, è impossibile non arrivare a parlare di risparmio. Infatti è proprio sulle modalità con cui si può risparmiare che le famiglie cercano soluzione. Che esistono e non sono poche. E non sono nemmeno quegli ipotetici e miracolosi meccanismi che permetterebbero di risparmiare sulla spesa sostenuta.
“Buonasera, mi chiamo Sofia. Sono una madre di famiglia, con un marito che lavora non sempre in maniera fissa. Era per dirvi che non navighiamo nell’oro. Anche le bollette sono diventate un problema. Stiamo pensando di passare a un’altra compagnia, cambiando fornitore per trovare come risparmiare. Non sappiamo però da dove cominciare e ho paura di sbagliare peggiorando la situazione. Mi spiegate se esiste una soluzione che permette di risparmiare davvero?”
Ok i consigli su elettrodomestici e prese della corrente, ma non sempre bastano
Come dicevamo, suggerimenti e consigli più o meno utili sono largamente diffusi un po’ ovunque. Ma se c’è un modo per risparmiare sui consumi della corrente e quindi sulla bolletta dell’energia elettrica, questo modo porta per forza alle fasce orarie. Oggi sono diffusi alcuni contratti che prevedono la tariffa fissa, anche se ormai sono in via di esaurimento. Molti fornitori del mercato libero che hanno offerto queste tariffe, adesso non le replicano più. E i vecchi contratti stanno arrivando piano piano a scadenza. Molti utenti si lamentano e hanno aperto anche delle segnalazioni alle associazioni di categoria. Infatti, in sede di rinnovo dell’offerta energetica e dopo due anni di tariffa fissa, gli aumenti sono stati esponenziali. Tornando alla voglia di risparmio che milioni di famiglie hanno, dobbiamo parlare delle cosiddette fasce orarie. Anche se nel mercato libero i contratti sono lasciati alla libera contrattazione scegliere la fascia oraria più appetibile è senza dubbio consigliabile. Ma occorre saper scegliere.
Scegliere attentamente fasce orarie e tariffe
Usare particolari elettrodomestici, staccare la presa della corrente degli apparecchi in stand by. Sono le soluzioni più consigliate per risparmiare qualcosa a livello di consumo di energia elettrica. Il meccanismo del costo dell’energia è collegato alle diverse fasi della giornata. Perché è evidente che durante le ore diurne c’è più richiesta di energia elettrica. Questo dipende soprattutto dalle attività commerciali, come negozi, centri commerciali, fabbriche e uffici. È evidente che di sera quando molte di queste attività sono chiuse la richiesta di energia elettrica riguarda, quasi per la totalità, le famiglie. Ecco perché di sera in genere, la corrente costa di meno.
Saper scegliere con il mercato libero è fondamentale
Capire bene queste fasce orarie è importante soprattutto in vista di quello che accadrà dal 2024. Col passaggio al mercato libero obbligatorio e con l’uscita di scena del servizio elettrico nazionale, cioè quello sotto la maggior tutela, devono essere i clienti a scegliere tra le varie offerte delle compagnie. E la differenza sulla scelta riguarda proprio le fasce orarie.
In questo caso l’utente, cioè la famiglia, dovrebbe capire bene quale tipologia di contratto fa più comodo ed è più economica rispetto agli usi della famiglia stessa. Per quanto detto prima è evidente che accendere elettrodomestici di sera, come può essere il ferro da stiro piuttosto che la lavatrice, o ancora la lavastoviglie, risulta essere più economico rispetto al giorno. E questa situazione si verifica anche nel weekend per gli stessi motivi prima citati.
La guida alle fasce orarie per una bolletta più economica
Il contratto dell’energia elettrica per uso domestico più diffuso è quello biorario. Che è proprio la sintesi di quello che abbiamo detto in precedenza. In pratica di sera l’energia elettrica ha un prezzo più basso rispetto al giorno. Rispondendo però alla nostra lettrice che ci chiede il funzionamento di queste fasce orarie, ridurlo a semplice giorno e notte è troppo riduttivo. Infatti le fasce possono essere divise in tre differenti classi. Sulle bollette dell’energia elettrica si trovano le diciture F1, F2 e F3. Naturalmente la prima è quella in cui la corrente costa di più.
Le fasce orarie da F1 a F3 nelle bollette della luce
La F1 è quella fascia oraria che dal lunedì al venerdì viene individuata dalle ore 8:00 del mattino alle ore 19:00 della sera. Con la sigla F2 invece si individua la cosiddetta fascia intermedia che è quella che va dalle 19:00 prima citate alle ore 23:00. Nella fascia intermedia comunque entra anche quella dalle 7:00 del mattino alle 8:00 dello stesso mattino. Anche se il sabato è individuato come giorno in cui la corrente dovrebbe costare meno, dalle 7:00 alle 23:00 si entra nella fascia intermedia F2. È evidente che la fascia di maggior risparmio è quella che cade la domenica e i festivi, a prescindere dall’orario. Oppure nella fascia dalle 23:00 alle 7:00 nei giorni feriali. Solo nei contratti biorari la fascia F2 coincide con la F3.