Come noto, per ottenere la pensione ordinaria servono almeno 20 anni di contributi. La prestazione, più conosciuta come pensione di vecchiaia, è valida per la generalità dei lavoratori pubblici e privati. Al di sotto di questa soglia contributiva non si ha diritto a ottenere la pensione al raggiungimento dell’età prestabilita, oggi a 67 anni. Sono fatte salve alcune eccezioni.
Come la pensione di invalidità, o meglio l’assegno ordinario di invalidità, erogato mensilmente dall’Inps e calcolato sulla scorta dei contributi versati a prescindere dall’età anagrafica e dal limite dei 20 anni.
Lo sconto Amato sui contributi pensione
A parte ciò, ci sono alcune deroghe risalenti agli anni ’90 che permettono l’uscita anche con 15 anni di contributi, ma sono riservate a pochissimi lavoratori ormai. Una di queste è la deroga Amato del 1992 che permette di ottenere la pensione di vecchiaia con almeno 15 anni di contributi a determinate condizioni meglio specificate in questo altro articolo.
Esistono in realtà quattro deroghe Amato, introdotte con diverse leggi nel corso degli anni, che permettevano di accedere alla pensione di vecchiaia con un requisito contributivo minimo di 15 anni, in deroga ai requisiti ordinari più elevati. Tuttavia, è importante sottolineare che la quarta deroga Amato è scaduta il 31 dicembre 2012 e non è più possibile accedervi.
Le altre tre deroghe Amato rimangono valide per coloro che hanno maturato i requisiti entro determinate date:
- Prima deroga Amato: per i lavoratori che hanno maturato i requisiti entro il 28 febbraio 1992;
- Seconda deroga Amato: per i lavoratori che hanno maturato i requisiti entro il 26 dicembre 1992;
- Terza deroga Amato: per i lavoratori con almeno 25 anni di anzianità assicurativa e che per almeno 10 anni hanno lavorato meno di 52 settimane contributive.
Pertanto è ancora possibile andare in pensione con 15 anni di contributi nel 2024, ma solo se si rientra in una delle prime tre deroghe Amato e si sono maturati i requisiti entro le date specifiche.
In pensione con meno di 20 anni
A parte le deroghe Amato, si può andare in pensione anche con meno di 20 anni di contributi, ma il requisito anagrafico cambia. In base alla riforma Fornero si può accedere alla pensione ordinaria avendo versato anche solo 5 anni di contribuzione, ma l’età minima sale a 71 anni e il sistema di calcolo della rendita è solo contributivo. La misura è molto penalizzante e non può essere integrata la trattamento minimo, ma è sempre meglio di niente.
E per chi ha meno di 5 anni di contributi cosa succede? La legge prevede che tali contributi versati non possano essere restituiti dall’ente pensionistico che li ha riscossi. Ma nemmeno si perdono o cancellano. Pertanto, in qualsiasi momento possono concorrere al raggiungimento dei requisiti minimi previsti per ottenere la pensione di vecchiaia. Anche in presenza di età anagrafica superiore ai 71 anni.
Riassumendo…
- In Italia è possibile andare in pensione con meno di 20 anni di contributi.
- Con 15 anni di contributi si possono sfruttare le deroghe Amato.
- Si può andare in pensione anche solo con 5 anni di contributi ma bisogna attendere i 71 anni di età.