Il Consiglio dei ministri ha da poco approvato il cosiddetto DL Aiuti. Si tratta di un pacchetto di nuove misure economiche per sostenere i cittadini a fronte dell’impennata dei prezzi e dei costi dell’energia, dovuti principalmente al conflitto in Ucraina. Una delle misure del decreto aiuti più discusse negli ultimi giorni è il cosiddetto bonus 200 euro: un incentivo una tantum a favore dei cittadini con un reddito inferiore a 35 mila euro.
Secondo alcune indiscrezioni, il governo avrebbe già apportato alcune sostanziali modifiche alla bozza del decreto, in particolare per quel che riguarda il bonus 200 euro e la platea dei potenziali beneficiari.
Bonus 200 euro, cos’è e a chi spetta?
Il nuovo bonus 200 euro è stato istituito al fine di sostenere i cittadini a fronte dell’impennata dei prezzi.
Durante la conferenza stampa del 2 maggio, il presidente del consiglio Mario Draghi aveva sostanzialmente dichiarato che l’incentivo sarebbe spettato ai lavoratori (dipendenti e autonomi) e ai pensionati.
Con le recenti modifiche intervenute al Decreto aiuti, la platea dei potenziali beneficiari è stata notevolmente aumentata. Alla luce di tali modifiche, il bonus 200 euro spetta ai:
- lavoratori dipendenti;
- lavoratori autonomi;
- pensionati;
- disoccupati;
- percettori di reddito di cittadinanza.
In sostanza, il bonus sarà erogato ad un gran numero di soggetti. L’unico requisito rimane quello legato al reddito.
A chi spetta l’incentivo? Attenzione al reddito
Il bonus 200 euro, come già accennato, spetta ai cittadini (lavoratori e disoccupati) con un ISEE inferiore a 35 mila euro; Dunque, sono rilevanti tutti i redditi percepiti ad eccezione dei seguenti:
- rendita casa di abitazione e relative pertinenze;
- TFR;
- emolumenti arretrati sottoposti a tassazione separata;
- ANF, assegni familiari e assegno unico universale;
- assegni di guerra;
- indennizzi da vaccinazione o trasfusione;
- indennità di accompagnamento.
Ai lavoratori dipendenti e ai pensionati il beneficio sarà accreditato con lo stipendio o la pensione di luglio; i disoccupati e i lavoratori autonomi, molto probabilmente, dovranno inviare un’apposita richiesta.