Come sapere se la pensione calcolata con il contributivo supera i 1500 euro

Andare in pensione con Quota 103 significa accettare il sistema contributivo. Come sapere se la pensione sarà almeno di 1.500 euro al mese?
3 mesi fa
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calcolo pensione
Foto © Investireoggi

Il sistema pensionistico italiano offre diverse opzioni per chi desidera andare in pensione anticipatamente. Tra queste, Quota 103 è una delle soluzioni più interessanti, ma non è l’unica. Ci sono alternative disponibili, come l’APE sociale e Opzione Donna. Lo svantaggio di Quota 103 è il calcolo pensione con il sistema contributivo. Questo si traduce in svantaggio economico, ossia un assegno mensile più basso.

Quota 103 è un’opzione di pensionamento anticipato che permette ai lavoratori di ritirarsi cinque anni prima rispetto all’età pensionabile standard.

Per accedere a Quota 103, è necessario aver maturato 41 anni di contributi e aver compiuto 62 anni entro il 31 dicembre 2024. Questa misura sostituisce la precedente Quota 102.

La pensione con il sistema contributivo (Quota 103)

Il calcolo della pensione con Quota 103 viene effettuato utilizzando due diversi sistemi:

  • sistema retributivo: per gli stipendi percepiti fino al 31 dicembre 1995
  • sistema contributivo: Per i contributi versati dal 1° gennaio 1996 in poi.

L’importo massimo che si può ricevere tra i 62 e i 67 anni è cinque volte l’assegno minimo, che per il 2024 è pari a 598,61 euro. Questo significa un calcolo di un assegno massimo mensile di 2.818,70 euro. Solo al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia sarà possibile ottenere un importo superiore, qualora se ne abbia diritto.

Per il sistema contributivo di Quota 103 c’è il bonus Maroni

Dunque, quota 103 è destinata ai nati nel 1961-1962 che hanno versato 41 anni di contributi. È una misura che offre una certa flessibilità, ma comporta anche una serie di svantaggi economici.
Scegliere Quota 103 significa accettare un assegno pensionistico calcolato con il sistema contributivo.

Questo può comportare una riduzione dell’importo della pensione rispetto a chi va in pensione interamente con il sistema retributivo. Inoltre, l’assegno massimo erogabile fino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia è inferiore rispetto a quello ottenibile successivamente.

Altro aspetto da tenere in considerazione è che per chi ha maturato i requisiti per Quota 103 ma sceglie di rimanere al lavoro, è disponibile il Bonus Maroni.

Questo incentivo prevede una decontribuzione del 33%, permettendo di incrementare il proprio reddito senza versare ulteriori contributi previdenziali.

Ape sociale: un’altra opzione di pensionamento

L’APE sociale è un’altra forma di pensionamento anticipato, riservata a specifiche categorie di lavoratori. Questa misura consente di andare in pensione a 63 anni e 5 mesi con 30 o 36 anni di contributi, a seconda della categoria di appartenenza. Le categorie che possono accedere all’APE sociale sono:

  • Caregiver (chi si prende cura di un familiare da almeno 6 mesi)
  • Disabili on un grado di invalidità pari o superiore al 74%
  • Disoccupati che non ricevono più la NASpI
  • Lavoratori Usuranti (coloro che hanno svolto lavori gravosi per almeno 7 anni negli ultimi 10 o per 6 anni negli ultimi 7).

Per queste categorie, il requisito contributivo è di 36 anni anziché di 30. L’APE sociale offre un assegno previdenziale che non può superare i 1.500 euro al mese e non include né la tredicesima né la quattordicesima mensilità. Inoltre, chi opta per l’APE sociale non può tornare al lavoro. Stessa discorso anche per chi va in pensione con Quota 103.

Ape social e Quota 103 a confronto

Decidere se andare in pensione con Quota 103 o con l’APE sociale richiede un’attenta analisi delle proprie circostanze personali e professionali.

Quota 103 consente un ritiro anticipato con un assegno massimo di 2.993,05 euro, ma prevede un calcolo della pensione basato sul sistema contributivo, il che può ridurre l’importo complessivo rispetto al sistema retributivo. Questo potrebbe non essere conveniente per chi ha una lunga carriera con salari elevati, poiché l’assegno risultante potrebbe essere inferiore rispetto a quanto percepito continuando a lavorare.

D’altro canto, l’APE sociale è riservata a categorie specifiche di lavoratori e offre un assegno inferiore, massimo di 1.500 euro al mese, senza tredicesima e quattordicesima.

Tuttavia, potrebbe rappresentare una soluzione vantaggiosa per chi rientra nelle categorie protette, come caregiver o lavoratori usuranti, che potrebbero avere maggiori difficoltà a continuare a lavorare fino all’età pensionabile standard. In sintesi, la convenienza di scegliere Quota 103 o APE sociale dipende da vari fattori, tra cui la situazione economica personale, la durata della carriera lavorativa e le condizioni di salute, rendendo fondamentale una valutazione personalizzata prima di prendere una decisione.

Pensione con il sistema contributivo: una simulazione di calcolo

Facendo una simulazione di pensionamento anticipato con Quota 103 utilizzando uno dei tanti simulatori online, considerando il sig. Antonio con 41 anni di contributi e 63 anni di età, con un reddito lordo annuo di 30.000 euro, avrà una situazione di questo tipo (considerando l’applicazione del sistema contributivo):

  • pensione anticipata nel 2024 con Quota 103 – avrà una pensione di 1.286 euro netti al mese rispetto ad un ultimo stipendio netto mensile stimato di 1595 euro
  • pensione vecchiaia nel 2028 (raggiungimento 67 anni) – avrà una pensione di 1.540 euro netti al mese rispetto ad un ultimo stipendio netto mensile stimato di 1.713 euro.

Dunque, andando in pensione con Quota 103 oggi ci sarà una differenza di 254 euro netti mensili, rispetto all’assegno che riceverà quando raggiungerà i 67 anni di età. Solo a 67 anni, la pensione di Antonio sarà oltre i 1.500 euro netti mensili.

Riassumendo

  • pensione Quota 103 calcolata con sistema retributivo fino al 1995, contributivo dal 1996
  • importo massimo Quota 103 è 2.818,70 euro fino a 67 anni, poi può aumentare
  • APE sociale permette pensionamento anticipato a 63 anni e 5 mesi per categorie specifica
  • APE sociale assegno massimo 1.500 euro senza tredicesima e quattordicesima, non si può tornare a lavorare
  • Bonus Maroni offre decontribuzione 33% per chi resta al lavoro avendo requisiti per Quota 103.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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