L’affidabilità è una grandezza di tipo probabilistico. Riguarda infatti il calcolo della probabilità di eventi futuri basandosi su osservazioni, esperimenti già svolti”, afferma Andrea Chiarini. Se si tratta di denaro e lavoro, inoltre, è facile intuire come l’affidabilità rivesta un ruolo importante.
Non sempre, purtroppo, le cose vanno come si spera. In alcuni casi, infatti, può capitare di imbattersi in aziende che non adempiono a tutti i propri doveri. Proprio in tale ambito giungono in aiuto gli ISA 2023, ovvero gli Indici sintetici di affidabilità fiscale.
Come scegliere un’impresa affidabile: tutte le novità sugli ISA 2023
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è stato pubblicato il provvedimento del 30 gennaio 2023 inerente l’individuazione:
“dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale per il periodo di imposta 2023, individuazione delle modalità per l’acquisizione degli ulteriori dati necessari ai fini dell’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale per il periodo di imposta 2022 e programma delle elaborazioni degli indici sintetici di affidabilità fiscale applicabili a partire dal periodo d’imposta 2023″.
Come sottolineato anche su FiscoOggi, a differenza dello scorso anno il provvedimento non presenta i modelli Isa da poter utilizzare per la dichiarazione dei redditi. Questo perché è stato deciso che la modulistica per la dichiarazione delle imposte sui redditi e dell’Irap possa essere approvata con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate entro il mese di febbraio dell’anno seguente al periodo di riferimento.
Cosa sono gli indici sintetici di affidabilità fiscale
Gli ISA sono degli indicatori. Quest’ultimi grazie a un metodo statistico – economico, forniscono dei valori che aiutano a verificare la correttezza dei comportamenti fiscali. In questo modo è possibile sapere quali siano o meno le aziende affidabili. Entrando nei dettagli, il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate definisce i dati economici, contabili e strutturali rilevanti per l’applicazione degli Isa in riferimento al periodo di imposta 2023.
Il legislatore ha stabilito che i dati in questione debbano essere quelli individuati nei decreti di approvazione degli indici in vigore per il periodo d’imposta 2022. Il tutto oltre a quelli indicati nell’allegato 1 al provvedimento del 31 gennaio 2023 dell’Agenzia delle Entrate. Quest’ultimo dispone che gli ulteriori dati che saranno utilizzati nella fase di elaborazione degli Isa riguardano informazioni inerenti la condizione di pensionato del contribuente. Ma non solo, anche la forma societaria cooperativa, i consumi energetici e l’età dei lavoratori dipendenti. In seguito all’attività di elaborazione degli indici tali dati possono essere ridotti e accorpati.
Attività economiche per le quali elaborare gli Isa
Nell’allegato 2 al provvedimento dell’Agenzia delle Entrate è riportato l’elenco delle attività economiche per cui è prevista l’elaborazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale. Tra queste si annoverano notai, commercialisti, ma anche parrucchieri, gelaterie e agenti di commercio. Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, inoltre, stabilisce quali debbano essere le modalità con cui rende disponibili, ai contribuenti e ai soggetti incaricati della trasmissione telematica, gli ulteriori dati necessari ai fini dell’applicazione degli ISA per il periodo di imposta 2022.
In particolare se gli intermediari risultano già delegati alla consultazione del cassetto fiscale dei contribuenti per i cui richiedono i dati, l’Agenzia delle Entrate, prima di fornire tali informazioni, provvede a verificare l’effettiva validità della delega. Si invita comunque a consultare il provvedimento numero 27650/2023 per conoscere tutte le novità inerenti l’applicazione degli ISA 2023 e quindi sapere se un’impresa è affidabile o meno.