Quali sono le conseguenze in caso di mancato pagamento del bollo auto? Come canta Francesco Renga con il brano Meravigliosa (la Luna): “Guardo in faccio la realtà, salgo in auto e adesso vengo là, vengo a prenderti. Meravigliosa, la luna tra le nuvole”.
L’auto è un mezzo di trasporto particolarmente apprezzato perché permette di raggiungere in modo facile e veloce qualsiasi meta di proprio interesse.
Per guidare un’auto, ovviamente, bisogna possederne una. Ne consegue che si deve innanzitutto mettere mano al portafoglio per acquistarne una.
Tassa automobilista, chi deve effettuare il pagamento
Considerata una delle tasse più odiate dagli italiani, il bollo auto deve essere pagato ogni anno da tutti coloro che detengono un veicolo. Entrando nei dettagli, come spigato sul sito dell’Agenzia delle Entrate, la tassa automobilistica deve essere pagata ogni anno da chi:
“alla scadenza utile per il pagamento, nel pubblico registro automobilistico (PRA) risulta:
- proprietario del veicolo
- utilizzatore, usufruttuario o acquirente con patto di riservato dominio, in caso di veicolo con contratto di leasing, usufrutto o acquisto con patto di riservato dominio
- utilizzatore di un veicolo con contratto di noleggio a lungo termine senza conducente”.
Essendo una tassa sul possesso, è bene sottolineare, il pagamento del bollo auto deve essere effettuato anche se il mezzo resta per tutto l’anno fermo in garage. Ne consegue che, in tutti i casi poc’anzi citati, si dimentica di pagare si rischia sempre e comunque di incorrere in pesanti multe e sanzioni.
Come si calcolano le sanzioni per il bollo auto non pagato e quando scatta il fermo del veicolo
Nel caso in cui un automobilista non versi l’importo del bollo auto entro la scadenza prevista l’amministrazione provvederà ad inviare un avviso di pagamento.
Se non adempie ai propri doveri, allora l’Agenzia delle Entrate – Riscossione potrà procedere con la riscossione coattiva. Questo comporta il dover pagare sanzioni e interessi che si vanno a sommare all’importo originario del bollo auto non pagato. Le sanzioni differiscono a seconda dei giorni di ritardo maturati. Entrando nei dettagli vengono applicate queste percentuali:
- 0,1% in più per ogni giorno di ritardo fino al quattordicesimo giorno;
- 1,5% in caso di ritardo dal quindicesimo al trentesimo giorno;
- 1,67% per ritardi compresi tra il trentunesimo e il novantesimo giorno di ritardo;
- 3,75% in presenza di un ritardo superiore ai novanta giorni ma inferiore a dodici mesi;
- 4,29% per un ritardo superiore ai dodici mesi ed inferiore ai due anni.
Nel caso in cui passino più di due anni si deve pagare il 30% dell’importo totale. In casi estremi, inoltre, l’Agenzia delle Entrate – Riscossione può decidere di optare per il fermo amministrativo, impedendo il relativo utilizzo fino al momento in cui viene pagato il debito. In presenza di debiti particolarmente elevati può essere iscritta un’ipoteca sui beni del soggetto debitore ed effettuato il pignoramento su stipendi, conti correnti o altri beni. Una batosta che si può evitare semplicemente effettuando il pagamento entro la data di scadenza.