Come si vive in Portogallo da pensionato oggi e perché per molti non è più un paradiso

Come si vive in Portogallo da pensionato oggi e per quale motivo per molti non è più un paradiso? Ecco cosa sta succedendo.
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1 mese fa
2 minuti di lettura
pensioni Portogallo
Foto © Pixabay

Per molti pensionati il Portogallo non è più un paradiso? Come canta Francesco Gabbani con il brano Tra le granite e le granate: “Oggi il paradiso costa la metà, lo dice il venditore di felicità. In fuga dall’inferno, finalmente in viaggio, la tua vacanza in un pacchetto omaggio”.

Ogni persona, nel corso della sua vita, insegue la felicità. Quest’ultima non viene raggiunta da tutti allo stesso modo. Per molti, ad esempio, la felicità è data dal raggiungimento di importanti obiettivi in ambito professionale; per altri, invece, nella sfera privata. In un mondo perfetto, ovviamente, tutti vorrebbero raggiungere il massimo della felicità in entrambe le sfere.

Lo sanno bene tutti coloro che, dopo aver trascorso la maggior parte della loro esistenza alle prese con i vari impegni lavorativi, decidono di trasferirsi all’estero. Tanti, in effetti, sono i pensionati che ogni anno si trasferiscono all’estero per beneficiare di alcuni interessanti vantaggi fiscali. Tra le mete più gettonate si annoverano la Spagna e il Portogallo. Proprio quest’ultima nazione, però, sembra non essere più il paradiso per molti pensionati. Di seguito vedremo assieme per quale motivo.

Come si vive in Portogallo da pensionato oggi e perché per molti non è più un paradiso

Tanti sono i motivi per cui molti pensionati decidono di trasferirsi in Portogallo. Innanzitutto perché si tratta di una località ricca di fascino, storia e tradizioni. Oltre alla bellezza del posto, ad attrarre le persone sono anche il basso costo della vita e alcuni importanti vantaggi fiscali. Proprio quest’ultimi, però, sono stati oggetto di modifiche.

A partire dal 2020, ricordiamo, è stata introdotta un‘aliquota fiscale sugli assegni pensionistici dei residenti stranieri pari al 10% per dieci anni.

Una volta trascorso questo lasso di tempo, il pensionato può decidere di prendere la cittadinanza portoghese e assoggettare il proprio trattamento pensionistico alla tassazione portoghese.

In alternativa può continuare a tenere la la cittadinanza italiana e beneficiare del regime fiscale italiano, pur vivendo in Portogallo.

A partire dal gennaio 2024, però, non sono più disponibili bonus per i pensionati italiani che decidono di trasferirsi in Portogallo. Restano comunque attive le agevolazioni per coloro che si sono trasferiti entro il 31 dicembre 2023.

Nel 2024, infatti, il Portogallo è uscito dall’elenco dei paradisi dove hanno trovato rifugio, nel corso degli anni, un bel po’ di pensionati italiani. Di conseguenza si è registrata una riduzione delle partenze verso questo Stato.

In particolare si è passati dagli oltre 700 pensionati del 2019 a quota 114 del 2023. Un numero che, in seguito ai recenti cambiamenti, sembra destinato ad abbassarsi ulteriormente.

Paradisi per i pensionati in Europa

Non potendo più beneficiare di importanti vantaggi fiscali, infatti, molti pensionati italiani decidono di volgere il loro sguardo altrove.

Se è pur vero che trasferire a propria residenza in terra lusitana non porta più interessanti vantaggi, d’altronde, esistono tanti altri paradisi fiscali vicino all’Italia dove i pensionati pagano meno tasse che in Portogallo. Vere e proprie misure ad hoc, volte ad attirare i pensionati stranieri sul loro territorio.

Ad esempio i pensionati italiani che decidono di trasferirsi in Tunisia hanno diritto a una decurtazione sulle tasse sugli assegni pensionistici lordi dell’80%.

In particolare hanno diritto a un regime fiscale per cui il trattamento pensionistico è tassato a non più del 5%. Considerando che in Italia verrebbe tassato al 30%, si tratta di un risparmio notevole.

Nel caso in cui stiate valutando la possibilità di trasferirvi all’estero, quindi, vi consigliamo di prestare attenzione agli eventuali cambiamenti normativi, in modo tale da essere certi di poter effettivamente trarre qualche beneficio. Il tutto, ovviamente, senza trascurare altri elementi importanti, come il costo della vita, abitudini, clima ed esigenze personali di diverso genere.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

1 Comment

  1. altro fattore dopo i migranti, il fisco, che mette a nudo un fallimento ventennale…la finta unione europea….i primi non li vuole nessuno mentre i benestanti pensionati li vogliono tutti e architettano all’uopo sconti, italia compresa

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