In attesa di leggere le indicazioni più precise che serviranno per capire quali acquisti si possono fare con il reddito di cittadinanza, cerchiamo di capire meglio come usare la card per pagare le bollette. Sappiamo infatti, e su questo non sussistono dubbi, che ci sono tre tipologie di acquisto per cui la card del reddito di cittadinanza può essere usata in via prioritaria: generi alimentari, farmaci e pagamento utenze. A queste si aggiungono, se previsti, canone di locazione e rata del mutuo (per i quali, secondo la normativa, viene riconosciuta una cifra aggiuntiva a titolo di bonus rispetto al sussidio base).
Beneficiari Reddito di Cittadinanza ed estensione bonus luce e gas: chiarimenti
Il ministero del Lavoro, in attesa della pubblicazione del decreto interministeriale che chiarirà gli acquisti ammessi, ha precisato che non ci sono dubbi sulla possibilità di includere quelli già previsti con la Carta Acquisti e la Carta Rei (Reddito di inclusione). Tra questi, appunto, il pagamento delle utenze presso gli uffici postali.
Per quanto riguarda i bonus luce e gas, le soglie Isee di accesso sono più basse che nel caso del Reddito di cittadinanza. Sono, inoltre, previsti requisiti ulteriori legati al reddito e al patrimonio. Tra questi, ad esempio, il possesso di beni durevoli (come il possesso di autoveicoli nuovi o di grossa cilindrata), oltre a specifici criteri di residenza e di soggiorno. Le platee quindi non coincidono esattamente. L’estensione, si legge sempre nella nota, non è quindi diretta tanto ad incrementare il numero dei beneficiari del bonus, quanto piuttosto a garantire che non ci sia alcun beneficiario del reddito di cittadinanza che possa restare escluso.
Già prima del reddito di cittadinanza, era emerso che molti potenziali beneficiari che ne avrebbero quindi diritto, non chiedono l’erogazione del bonus luce o gas. Ora estendere la possibilità a chi beneficia del sussidio, potrebbe determinare semplificazioni nell’accesso e diffondere maggiore consapevolezza su questi benefici (in questo senso si potrebbe ad esempio prevedere una campagna informatica da parte dei servizi comunali a favore di coloro che aderiscono al Patto per l’inclusione sociale).