Il caldo pian piano sta arrivando per cui il pensiero di tutti è la tanto agognata vacanza estiva. Chi ha parenti anziani, però, si preoccupa di non poter parlare con loro a causa dei costi alti delle telefonate. Prima di recarsi all’estero, quindi, sarebbe opportuno capire come usare lo smartphone, quali sono le condizioni che applicano le diverse compagnie telefoniche per il traffico voce e dati fuori e dentro l’Italia. In tal senso è in primis importante sapere cos’è il Rlah ovvero il Roaming like at home.
Come si viaggiava prima del Rlah?
È semplicissimo usare lo smartphone all’estero, soprattutto entro i confini Ue. Con l’entrata in vigore del Roaming like at home, infatti, i cittadini dell’Unione Europea possono utilizzare i loro piani tariffari (solo una percentuale di dati) per la telefonia mobile quando si trovano in viaggio all’interno dell’Europa senza costi in aggiunta per l’utilizzo del roaming. Tale regola è stata raggiunta per eliminare i costi alti del roaming e favorire la libera circolazione delle persone all’interno dell’Unione. Prima di tale normativa, invece, le persone viaggiavano pagando tariffe specifiche per inviare messaggi, chiamare e utilizzare dati mobili. Questo rendeva ovviamente costoso l’utilizzo del proprio telefono quando si era in viaggio. Il Rlah, però, ripetiamo, si applica solo all’interno della Ue per cui le tariffe possono variare se si utilizza il telefono fuori dai confini Ue o in territori speciali.
Come usare lo smartphone all’estero: cos’è il Roaming Like to home?
Lo smartphone si può usare in Ue con la propria tariffa grazie alla normativa Roaming Like to home. Minuti e messaggi sono gli stessi della propria offerta mentre i gigabyte utilizzabili dipendono dal costo che si sostiene mensilmente per la promozione che si possiede. La formula è la seguente: costo canone offerta Iva esclusa/ prezzo all’ingrosso Gb (1,8 euro) per due.
Ovviamente se si viaggia fuori dallo spazio Ue i costi per usare lo smartphone all’estero crescono per cui si possono scegliere due strade. La prima è quella di accettare la tariffazione a consumo proposta dal proprio operatore per cui, prima di partire, sarebbe opportuno capire qual è. Ciò lo si può scoprire consultando la pagina ufficiale dell’operatore di appartenenza o recandosi presso uno dei centri fisici parlando con un operatore. La seconda alternativa è quella di scegliere dei pacchetti, ad esempio a durata mensile o settimanale, in quanto essi applicano dei costi giornalieri.
Tim propone la promozione Viaggio Pass Mondo che dura 10 giorni e costa 30 euro. Con essa si hanno a disposizione 2 gigabyte di internet per navigare in 4G, 100 minuti suddivisi in cinquanta minuti di chiamate originate e cinquanta minuti di chiamate ricevute. Inoltre si hanno a disposizione cento minuti. Per i soli viaggi in Europa, USA, Canada e Brasile, c’è invece la Tim In Viaggio Pass che costa invece 20 euro e offre 500 minuti, 500 messaggi e 10 gigabyte.
Nel caso in cui si debba trascorrere molto tempo all’estero, ad esempio qualche mese, sarebbe invece opportuno acquistare e attivare una sim estera. In questo modo si potrebbero sfruttare le condizioni proposte da quel determinato operatore locale. In ogni caso il suggerimento, prima di partire, è quello di confrontare le proposte dei vari operatori virtuali e scegliere quella che potrebbe garantire il massimo risparmio.
Riassumendo…
1. Usare lo smartphone all’estero, dentro i confini Ue è semplice
2. Grazie al Roaming Like to home in Ue si può usare la propria offerta telefonica mobile
3. Attenzione ai giga, c’è una formula per calcolare quanti se ne potranno usare in Ue
4. Nei territori Extra Ue, due sono le opzioni: avvalersi della tariffazione del proprio operatore o acquistare un pacchetto per l’estero (non tutti gli operatori lo offrono).