Come vivere senza pensione

Vediamo come vivere senza la pensione. Perché chi non ha alcuna contribuzione per l’accesso alla pensione pubblica, o comunque ha maturato poche annualità di contributi versati, spesso non riesce poi ad avere i requisiti per ritirarsi dal lavoro. E, contestualmente, per presentare la domanda di pensione all’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS).

Ed allora, in tal caso, come vivere senza la pensione? Al riguardo c’è da dire, prima di tutto, che la via alternativa alla pensione è quella di presentare la domanda per l’assegno sociale.

Ma questo non viene riconosciuto a tutti coloro che non possono prendere la pensione. In quanto ci sono dei requisiti da rispettare. Vediamo allora quali sono nel dettaglio.

Come vivere senza pensione? Ecco quando si può ottenere l’assegno sociale

Nel dettaglio, su come vivere senza la pensione, l’INPS a partire dai 67 anni di età può riconoscere ai cittadini l’assegno sociale. Che è una misura assistenziale che già da parecchi anni sostituisce la pensione sociale. In particolare, l’assegno sociale si può ottenere presentando la domanda all’INPS. E quindi la misura non è erogata in automatico.

Ma a patto di essere davvero in condizioni economiche disagiate. Non a caso, su come vivere senza la pensione, per l’accesso all’assegno sociale INPS ci sono da rispettare dei limiti di reddito che sono stabiliti e fissati annualmente ai sensi di legge.

Quali sono le soluzioni alternative all’assegno sociale per vivere senza prestazioni erogate dall’INPS?

Chiaramente, su come vivere senza la pensione, quella di chiedere all’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) l’assegno sociale è solo una delle soluzioni possibili. Perché, per esempio, anche senza alcuna anzianità contributiva INP c’è chi dopo i 60 anni percepisce una rendita. E questo accade quando, già da giovani, sono stati versati i premi assicurativi per ottenere poi la pensione integrativa.

Oppure, in alternativa, chi ha versato i premi assicurativi nei fondi di previdenza privata può pure chiedere, al posto della rendita, il riscatto del capitale che si è rivalutato nel tempo.