Come abbiamo scritto in diversi altri articoli precedenti, in caso di superamento del periodo di comporto il lavoratore può essere licenziato.
Per i lavoratori invalidi, maggiormente tutelati, però, c’è un’eccezione: il lavoratore invalido che supera il periodo di comporto può essere licenziato solo se le assenze per malattia che hanno portato al superamento non sono collegate allo stato di invalidità.
Questo quanto chiarito dalla Corte Costituzionale con una sentenza del 2017 con la quale ribadisce la maggiore tutela al lavoratore invalido.
Comporto non superato: per quali lavoratori invalidi?
Il dipendente invalido può essere licenziato per malattia solo se:
- le sue assenze hanno superato il periodo di comporto
- le assenze per malattia non siano legate al suo stato di invalidità
Il lavoratore disabile, quindi, può assentarsi dal lavoro quanti giorni sono necessari, al di là del periodo di comporto, senza rischiare il licenziamento a patto che le assenze per malattia siano legate alla sua patologia invalidante.
Il principio di uguaglianza voluto dalla Costituzione Italiana stabilisce che si debbano trattare in modo uguale situazioni uguali e in modo diverso situazioni diverse. E poiché una delle forme più tipiche di “diversità” è la disabilità, si possono porre sullo stesso piano malattia comune con quella derivante da disabilità.
In conclusione
Non posso darle una soluzione riguardo il suo caso, quello che posso dirle è che sarebbe un suo diritto non essere licenziato e continuare la sua malattia senza aspettativa. In caso di licenziamento per superamento di periodo di comporto, in ogni caso, il licenziamento sarebbe illegittimo.