Si è concluso ieri il collocamento del BTp Italia 14 marzo 2028 (ISIN: IT0005532715) per le sottoscrizioni retail. Gli ordini arrivati al Ministero di economia e finanze sono stati 327.323 (i secondi più alti di sempre) per un controvalore totale di 8,56 miliardi di euro. Pertanto, il contratto medio stipulato è stato di 26.150 euro, perfettamente in linea con le caratteristiche della clientela target. Nel precedente collocamento di novembre, gli ordini tra gli investitori retail furono di 7,28 miliardi e con gli investitori istituzionali arrivarono in tutto a 11,98 miliardi.
Il BTp Italia 2028 è indicizzato all’inflazione FOI ex tabacchi dell’ISTAT. Offre cedola reale del 2% e un premio fedeltà dello 0,80% del capitale nominale alla scadenza. Quest’ultimo sarà riscosso dai soli investitori retail che hanno sottoscritto il bond e che lo manterranno in portafoglio fino all’ultimo giorno. A proposito, prima dell’inizio della sessione riservata agli istituzionali stamattina, il Tesoro fisserà definitivamente la cedola. Non potrà risultare inferiore al 2% già annunciato venerdì scorso. Secondo le nostre previsioni, sarà confermata proprio al 2%.
Se siete tra coloro che avete tentennato nei giorni scorsi e che, notando i risultati positivi del collocamento, vi starete chiedendo se sia ormai più possibile acquistare il BTp Italia 2028, ecco la risposta. Senz’altro, lo è. Questo è un titolo di stato del tutto uguale agli altri, tranne che per le modalità di sottoscrizione iniziali e le caratteristiche legate alla sua indicizzazione all’inflazione. Dopo la fine del collocamento, il Tesoro renderà possibili le negoziazioni sul Mercato obbligazionario Telematico di Borsa Italiana.
Comprare BTp Italia 2028 dopo collocamento
Chi non avesse acquistato il BTp Italia 2028 nei tre giorni passati, lo potrà fare nei prossimi giorni sul cosiddetto mercato secondario, cioè grazie agli scambi tra privati.
Altro aspetto da considerare è che non si avrebbe diritto al premio fedeltà. Se anche acquistaste il BTp Italia 2028 al suo primo giorno di negoziazioni in borsa e lo teneste fino alla scadenza, non vi spetterebbe. Come detto sopra, questo rendimento extra è riservato ai sottoscrittori cassettisti. Da annotare anche che il codice ISIN assegnato al vostro bond sarebbe quello reso noto per gli investitori istituzionali e non retail. Infine, potrete sempre rivenderlo prima della scadenza, anche in quel caso esponendovi alla volatilità dei prezzi.