Comprare auto a rate: Ecco la guida ai finanziamenti, agli anticipi e alle rate

Ecco come funzionano i finanziamenti per le auto ed a cosa bisogna prestare attenzione quando si compra una auto a rate tra interessi, rate e acconti.
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Comprare auto a rate: Ecco la guida ai finanziamenti, agli anticipi e alle rate
Foto © Pixabay

Una volta c’erano le cambiali ed era uno strumento molto utilizzato per comprare l’auto nuova e pagarla a rate. Adesso ci sono i finanziamenti. E sono ancora uno degli strumenti più utilizzati per andare a comprare un nuovo veicolo senza necessariamente pagare in unica soluzione.

A maggior ragione oggi che i soldi latitano, difficilmente una persona normale riesce a pagare l’auto in contanti. Anche alla luce dei prezzi delle auto. Ma come ci si districa nell’impervia via dei finanziamenti? Tra rate iniziali, rate finali, maxi rate, interessi e così via dicendo, ecco un sintetico vademecum.

Comprare auto a rate: Ecco la guida ai finanziamenti, agli anticipi e alle rate

In linea di massima se si compra casa, visto che si parla di grandi cifre il più delle volte lo strumento è il mutuo in banca.

Tra ipoteche, garanzie, garanti e così via dicendo, con la propria banca si pattuisce un determinato mutuo.

Per l’auto il più delle volte si usano le Finanziarie. In genere comprare un’auto tramite finanziamento parte da un anticipo che va dato in sede di acquisto, si prosegue con rate mensili su cui vengono caricati interessi e poi si finisce con una maxi rata finale. Certo, ci sono anche finanziamenti con offerte a tasso zero, senza anticipo e senza maxi rata finale, ma parliamo di finanziamenti particolari e in determinati periodi di offerte di questo tipo.

Come funzionano i pagamenti quando si accende un finanziamento per comprare un’auto a rate

Quando si va ad accendere un finanziamento di fatto l’auto diventa immediatamente di proprietà dell’acquirente, e senza cacciare tutti insieme i soldi necessari da pagare come corrispettivo all’acquisto.

Il finanziamento in genere parte dai 36 mesi e sale. Infatti tre anni è la soglia minima che in media viene offerta a chi decide di accendere un finanziamento per comprare l’auto. Alcune soluzioni prevedono una rata iniziale che si chiama acconto.

E sempre in media questo acconto è pari al 20% del costo totale dell’auto. Più l’auto è importante come valore più è alto l’acconto. E più sono alte le rate mensili. L’acconto serve ad abbassare il corrispettivo delle rate, così come spuntare una dilazione più lunga dei 36 mesi.

I conti bisogna farli nel momento in cui si decide di acquistare l’auto e di accendere un finanziamento. La rata deve essere commisurata alle reali possibilità mensili del richiedente. Altrimenti poi si finisce con il non riuscire a far fronte a quello che a tutti gli effetti è un debito.

Maxi rate iniziali o finali, scadenze periodiche e tutte le cose da considerare

Capita spesso che per venire incontro alle esigenze del cliente, le finanziarie collegate alle concessionarie offrono finanziamenti con anticipo anche se minimo, rate piuttosto basse ma per più mesi, ma anche una autentica maxi rata finale.
In questo caso la maxi rata finale può prendere le sembianze di un autentico riscatto del veicolo, che diventa definitivamente di chi lo ha comprato, solo al pagamento del riscatto.

Come se le rate fossero una specie di pagamento dell’affitto del veicolo o canone di noleggio. Sempre per venire incontro alle esigenze del cliente, a volte viene offerta la possibilità arrivati alla fine e prima della maxi rata, di dilazionare ancora in diversi mesi questo onere di riscatto.

Attenti al Tan ma soprattutto al Taeg, il costo dell’auto può essere molto molto maggiore di quanto si può pensare

Una cosa a cui bisogna dare importanza per evitare di finire con il pagare molto un’auto che di valore non è molto elevata sono i tassi di interesse. Se pensiamo che per esempio la maxi rata finale in genere viene fatta equivalere al valore futuro dell’auto alla data di questa scadenza, si evince che bisogna evitare di pagare troppo salato un veicolo solo perché sembra comodo pagare piccole rate mensili per diversi anni.

Il Taeg e il Tan sono due sigle che stanno per Tasso Annuo Effettivo Globale e Tasso Annuo nominale. Il Tan riguarda il capitale preso in prestito. Invece il Taeg tira dentro anche le spese per l’apertura della pratica di finanziamento, le spese di incasso e le commissioni. Per quanto detto è evidente che bisogna guardare al Taeg per capire effettivamente cosa bisogna sborsare in più per il finanziamento rispetto al prezzo di origine dell’auto. Perché pensando solo al Tan può sembrare conveniente il tasso di interesse applicato che poi diventa enorme se si considerano tutte le voci che finiscono dentro il Taeg.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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