Puntare sui Bitcoin per la vecchiaia?
Sia l’oro che i Bitcoin, pur essendo assimilabili fino a un certo punto alla moneta, non possono essere controllati dalle banche centrali, anche se il metallo non vi sfugge del tutto. Pensate se la Federale Reserve o la BCE iniziasse a inondare il mercato globale di oro per colpirne le quotazioni.
Le cronache di questi giorni ci informano di un informatico svedese, tale Alexander Bottema, che acquistò un quantitativo ignoto di Bitcoin nel 2013 a 30 dollari e che oggi, quindi, avrebbe in portafoglio un valore di 150 volte più alto.
Una rondine non fa primavera, ma le ottime performances della moneta digitale più popolare negli ultimi tempi stanno ponendo gli stessi fondi di investimento dinnanzi a un dilemma: inserire in portafoglio o meno i Bitcoin? I rischi percepiti sono ancora elevati, anche perché non è perfettamente chiaro cosa vi sia dietro e i furti informatici, per quanto diminuiti drasticamente negli anni, restano. D’altra parte, più i prezzi si mostrano resilienti a diversi fattori ostili, compresi quelli gli ostacoli regolamentari in economie come la Cina, più cresce il dubbio che si stiano perdendo occasioni d’oro per aumentare il rendimento dei clienti.
Di seguito, la performance in dollari di Bitcoin e oro nell’ultimo anno:
BTC Oro
1 mese: +62,6%; +3,4%;
3 mesi: +100% +3,6%
da 1 gennaio: +383% +13,8%
1 anno: +717% -2,5%